"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

mercoledì 4 dicembre 2013

MI TRADISCE...CHIEDI AI TAROCCHI COSA DEVO FARE!



Mi tradisce... chiedi ai Tarocchi cosa devo fare!
Una tal frase presuppone che la confusione abbia preso il sopravvento e, a questo punto, è saggio rivolgersi ad un mezzo di divinazione che, oggettivamente, aiuti a fare chiarezza.
I Tarocchi, come più volte ho avuto modo di sottolineare, sono un ottimo tom tom e possono far luce sulle dinamiche della situazione e, a volte, suggeriscono una possibile via da percorrere ma è necessario ricordare che mai le risposte devono annullare il libero arbitrio.
Ai Tarocchi si chiede consiglio ma la decisione di cosa fare è, e deve rimanere, appannaggio assoluto di chi pone la domanda che, grazie al proprio libero arbitrio deve avere la saggezza e la forza di intraprendere le azioni più opportune in base a ciò che è e a cosa sente.
Detto questo, quando la confusione prende il sopravvento si rischia di non essere in grado di valutare al meglio la situazione e quindi è cosa giusta chiedere aiuto per trovare il modo di dipanare la garbugliata matassa.
Nei miei ventotto anni di cartomanzia, ho avuto modo d'imparare che, nei casi di tradimento, occorre innanzi tutto distinguere tra tradimenti reali, tradimenti supposti e tradimenti ipotizzati.
Il tradimento reale è, per esempio, tornare a casa e trovare il partner in buona compagnia in camera da letto.
Il tradimento supposto, invece, è quello in cui si dubita un possibile tradimento come, ad esempio, quando si trova un segno di rossetto sul collo della camicia nel cesto della biancheria da lavare.
Il tradimento ipotizzato è quello che si deduce possa esserci a causa di una stranezza di comportamenti o da una silenziosa indifferenza del nostro partner.
Per amore di completezza, devo aggiungere che esiste anche il tradimento temuto che è la condizione in cui si trova chi, essendo già stato tradito dalla persona che ha accanto o da un'altro in passato, teme, appunto, che l'evento si riverifichi.
Fatta questa distinzione occorre individuare le cause che hanno indotto l'altro a tradire e il consultante a non sapere come reagire.
Trovate le cause si può valutare il da farsi per rimediare la situazione.Può essere che non ci siano possibilità di riaggiustare un rapporto che è irrimediabilmente finito ma può anche essere che, con gli opportuni aggiustamenti, si possa riuscire a superare la crisi in atto tornando ad uno stato di serenità che permetta ad entrambi di vivere completamente i sentimenti che prova per l'altro.





giovedì 28 novembre 2013

MI AMA O NO?



Mi ama o no? Sembrerebbe una domanda stupida ma non è così. Quando qualcuno giunge a fare questa domanda ai Tarocchi, in genere, è perché la sua situazione sentimentale è talmente complessa da mandarlo in confusione. Sarebbe veramente troppo facile e troppo riduttivo pensare che se uno ti ama, in qualche modo, te ne accorgi e non hai bisogno di chiederlo. 
L'amore è un argomento veramente complesso e non lo si può proprio ridurre ad una giocata sul rosso o sul nero.
Durante un consulto con i Tarocchi, la stesa delle carte apre mondi completamente sconosciuti ma non, come si potrebbe pensare, al cartomante, bensì a chi la domanda l'ha posta.
Nella migliore delle ipotesi, uno dei due è in un momento difficile che, però, è da considerarsi transitorio e, con la buona volontà di entrambi i componenti la coppia, superati i problemi reali, la serenità torna e con essa l'amore, non più schiacciato da problematiche non più importanti ma più urgenti, che può  riprendere il suo ruolo pienamente.
Quando invece il messaggio dei Tarocchi evidenzia situazioni più complesse che portano alla luce difficoltà gravi, il consulto diventa più difficile; molte volte le problematiche di coppia non sono dovute ai sentimenti ma a problematiche più profonde che la mancanza di comprensione, di rispetto, di dignità, di valori, di intendimenti presenti e futuri, rendono difficili da riequilibrare affinché la coppia possa tornare ad essere una coppia felice.
Anche l'abitudine del rapporto, il dare l'altro per scontato e, soprattutto, il pensare di conoscerlo fino in fondo, concorrono a costruire una matassa veramente difficile da dipanare.
Nella peggiore delle ipotesi, uno dei due non ha mai amato o non ama più l'altro e qui, non c'è proprio soluzione perché l'amore, quello vero, quello con la A maiuscola o c'è o non c'è e se non c'è non si può né inventare, né comprare, né, tantomeno, elemosinare mettendo la propria dignità sotto i piedi ed obbligando l'altro a fare o dire cose che non gli vengono dal cuore senza renderlo libero di vivere la sua vita al meglio.
L'Amore non corrisposto è uno dei problemi più grandi in cui una persona possa incappare ma dobbiamo sempre ricordare che l'uomo nasce solo e muore solo! Voglio dire che, nonostante il non essere ricambiati possa essere veramente diropente alla nostra vita, dobbiamo ricordare sempre che la persona più importante per noi rimaniamo sempre noi e che il dissolvere la propria personalità in un amore non ricambiato equivale a perdere noi stessi.  













venerdì 22 novembre 2013

25 novembre: Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne

25 NOVEMBRE... GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.


La Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne è un momento importante di grande condivisione che concorre a formare un grande puzzle per rimarcare quanto sia necessario un salto evolutivo del genere umano contro ogni forma di violenza.
La violenza sulle donne è una delle tante manifestazioni dell'inciviltà e dell'ignoranza di ancora troppe persone.
La violenza sulle donne non è solo femminicidio, che già sarebbe gravissimo, ma è anche tutta una serie di brutalità, di ricatti, di maltrattamenti che moltissime subiscono, giorno dopo giorno, per anni.
Molteplici le motivazioni e lunghissimi i discorsi che non si possono fare nello spazio di un breve post ma, visto che questo è un blog anche di cartomanzia, vorrei condividere con voi un piccolo ragionamento:
Moltissime volte capita che, durante un consulto, mi ritrovo a dover spingere chi mi chiama a ritrovare la sua dignità.
Non parlo di orgoglio fonte di gravissime guerre e portatore di disfatte ma parlo di dignità.
La dignità è una qualità che ci rende degni di rispetto, nei confronti di noi stessi e degli altri.
Essere dignitosi vuol dire non permettere a parole o azioni nostre o di altri di abbassare il nostro senso di rispetto per noi stessi.
Molte volte, purtroppo, le donne dimenticano la propria dignità e, per paura di perdere chi amano, dimenticano che nessuno, men che meno chi amiamo, ha il diritto di offenderci.
Una delle mie frasi che ripeto quasi come mantra è: ricordati che quando non vali più nulla per te stessa, non vali più nulla neppure per gli altri. Intendo dire che se, per un errato concetto d'amore, permettiamo agli altri di maltrattarci è perché, in fondo, non ci amiamo abbastanza.
Dobbiamo rispettare chi amiamo e, allo stesso modo, dobbiamo farci rispettare.
L'amore di coppia è un essere multiforme che si compone di tanti elementi ed uno di quelli più essenziali è proprio il rispetto.
Se l'uomo che amate, nonostante tutti i vostri sforzi non vi rispetta, occorre prendere seri provvedimenti; il dialogo può essere un buon mezzo per fargli comprendere quanto sia ingiusto il suo modo di fare nei nostri confronti.
Se l'uomo che amate, invece, ha dato ampia dimostrazione di essere un troglodita che vi ha reso schiava del suo volere e che non vi rispetta al punto, magari, di fare ricorso ripetutamente alla forza fisica, è arrivato il momento di rendervi conto che non vi ama e, quindi, poiché non vi ama, è inutile continuare a stare con lui.
In molti casi, lasciare l'uomo con cui si sta' è estremamente difficile sia per motivi psicologici sia per motivi materiali.
Se siete vittima di violenza e non riuscite a trovare un modo per venirne fuori chiedete aiuto!
Puoi rivolgerti a: antiviolenza-donna numero verde 1522  Telefono Rosa (06.37.51.82.82) oppure cercare la 'Casa delle donne' più vicina a Te.

UN LUNEDI' DA LEONESSE - SE NON ORA QUANDO?...

Un bellissimo video di Se non ora quando, clicca qui



lunedì 11 novembre 2013

Tarocchi Amore: non c'è Amore senza Comprensione



Quanti consulti di Tarocchi sull'Amore! E quante volte si interrogano i Tarocchi per sapere se la persona che ci interessa ci ama o no
L'Amore è una faccenda strana e misteriosa che incuriosisce, affascina e fa scrivere fiumi di parole.
Dalla notte dei tempi, menti eccelse e non, hanno tentato di definire l'esatto senso di questa parola ma, di fatto, nessun uomo può descrivere cosa sia l'Amore per come l'intende qualcun altro.
Per ognuno di noi l'Amore assume una sua connotazione e si esprime tramite azioni, gesti e parole.
Il problema nasce nel momento in cui i componenti della coppia non si accordino, nel tempo e con tanta pazienza, su gesti, parole ed azioni che consentano all'altro di comprendere che lo si ama ancora.
Se qualcuno è convinto che l'Amore si esprima anche con piccoli gesti affettuosi, ad esempio, si aspetterà che il partner gli dedichi attenzione donandogli piccoli pensieri come un bacio, casto e puro, dato all'improvviso, quasi rubato al tempo che, inesorabile, spinge nel'inferno dell'abitudine. Se questa persona che dovrebbe adeguarsi alle aspettative del partner è uno che pensa che dare un bacio casto e frivolo sia una cosa da ragazzini, sicuramente non corrisponderà alle aspettative del partner, pur amandolo molto, a suo modo. Stando così le cose, si innescheranno conflitti interni alla coppia che, con il passare del tempo, ingrandiranno sempre più fino a divenire insanabili.
L'unico sistema per non cadere nella trappola è addivenire ad una comprensione profonda del partner e del suo modo di esprimere l'amore.
Comprendere non è sinonimo di capire. Capire qualcosa vuol dire entrare nel meccanismo e renderci edotti sul come funziona senza possibilità di replica, della serie: o così o così!
Comprendere, invece, è un prendere dentro di sé; comprendo come sei ed accetto questo tuo modo di essere facendolo anche un po' mio. E' l'esatto opposto dell'accettare supinamente che l'altro possa fare con noi quello che vuole ma vuol dire comprendere i meccanismi dell'altro e poi, nel più pieno rispetto del suo modo di essere e del suo modo di sentire, cercare insieme delle mediazioni che possano far felici entrambi.

martedì 17 settembre 2013

TAROCCHI E RICORDI: IL MOMENTO CHE NON PUO' TORNARE!


Tarocchi e ricordi: il momento che non può tornare! 
Già, i ricordi... i ricordi, a volte, sono come una morsa che ti attanaglia il cervello e, comprimendolo sempre più, ti toglie completamente la possibilità di pensare e di vivere qui ed ora. 
Rincorriamo i ricordi perché ci fanno rivivere sensazioni forti e perché ci pare che nel ricordare quelle sensazioni si possa rivivere appieno quel momento ma siamo poi così sicuri di poterlo rivivere esattamente per com'è stato? 
Una delle domande più frequenti nei consulti con i Tarocchi è: 'tornerà da me?'. L'essere che abbiamo tanto amato si è allontanato da noi e vogliamo che torni ma perché  vogliamo che torni?
Molte volte pongo questa domanda e la risposta è sempre la stessa: perché lo amo. Potrebbe essere una risposta esaustiva se non fosse che, il più delle volte, non si è innamorati della persona che ci ha lasciato ma di quella che abbiamo incontrato! 
Che differenza c'è, direte voi... una gran differenza, rispondo io.
Quando incontriamo qualcuno e ce ne innamoriamo siamo alla scoperta di un mondo tutto nuovo; non sappiamo chi sia, non sappiamo fino in fondo come la pensa e, cosa da non trascurare, con gli occhi dell'innamoramento vediamo in lui solo il meglio. Chiaro che anche a lui, se si innamora di noi, capita la stessa cosa. Inizia il rapporto e ci sembra di vivere una favola ma poi, dopo un po' di tempo, la conoscenza si approfondisce e la realtà dei fatti prende il posto dei sogni.
Quando torniamo 'normali' incominciamo a vedere nell'altro anche gli aspetti che non ci piacciono e questo è il momento più delicato in cui il rapporto assume la sua vera connotazione e l'innamoramento si può trasformare in amore vero e proprio. 
L'amore vero è quello che ti permette di superare i problemi dovuti alla differenziazione di ciò che era il sogno da ciò che è realtà. Posso sicuramente amare una persona che, come me, ha dei difetti ma non posso continuare ad amare chi, con i suoi difetti, proprio non sopporto e mi manda in collera troppo spesso.
Allora, diventa essenziale, prima di auspicare il ritorno di qualcuno che si è allontanato da noi, chiederci chi pensiamo debba tornare: il partner di cui ci siamo innamorati o quello che ci ha lasciati?
I ricordi dei bei momenti passati insieme ci fanno rimpiangere le sensazioni forti ed al contempo dolci che abbiamo vissuto insieme che, nel caso di una separazione, in genere, si riferiscono all'inizio del rapporto. Proviamo a confrontare i ricordi dell'inizio con quelli della fine del rapporto e chiediamoci seriamente se, con quella persona, per come la conosciamo oggi, sia realmente possibile rivivere certe emozioni. 
Se la risposta sarà si, allora, potremo auspicare il suo ritorno ma se ci rendiamo conto che non riusciremo mai più a rivedere in quella persona, che ci ha lasciati o da cui ci siamo allontanati, la stessa di cui ci siamo innamorati, allora meglio lasciare andare i ricordi e sperare in un nuovo incontro.
I ricordi sono come la scia che una barca lascia nell'acqua: subito increspano l'onda e creano figure bellissime ma, poi, sono destinati a dileguarsi nel mare delle memoria esattamente come le onde della scia si dileguano nell'acqua del mare. 

venerdì 6 settembre 2013

TAROCCHI: LA LUCE NEL BUIO


TAROCCHI: LA LUCE NEL BUIO!

Il dolore è dolore da qualsiasi evenienza arrivi e quando ci colpisce ci sentiamo inevitabilmente catapultati nel buio più profondo.

L'angoscia si impadronisce di noi e le emozioni sono talmente forti da ottenebrare completamente la mente razionale.

Quando un grande dolore si impadronisce di tutto il nostro essere rimaniamo lì, senza forze e senza alcuna capacità di reazione; stiamo lì, fermi, immobili sperando che tutto si fermi intorno a noi... ma la vita va avanti, la terra continua a girare su se stessa danzando intorno al sole, il giorno e la notte si susseguono in un continuo alternarsi.

Non ci possiamo permettere di stare lì fermi perché la vita deve proseguire ma non sappiamo dove trovare la forza per rialzarci. Eppure quel masso è lì ed ingombra tutto il nostro stomaco e non sappiamo come digerirlo!

E' anche in momenti tanto gravi e penosi che i Tarocchi possono venirci in aiuto ma, solo ed unicamente, se poniamo loro la domanda giusta.

Non dovremo chiedere sconsolati: "questo brutto momento passerà?" ma, piuttosto, "come posso fare per superare questo momento così difficile?".

A volte basta poco per tornare, pian piano, in se stessi ridiventando padroni del proprio sentire e delle proprie emozioni. La vita non fa sconti e, prima o poi, colpisce, in bene e in male.

Una saggia teoria afferma che ad ognuno di noi è dato solo ciò che può affrontare e, se così è, dobbiamo ricordarci che abbiamo in noi la forza per reagire. Inutile puntellarsi su altri: la vita è un cammino che si fa in compagnia ma le gambe dobbiamo muoverle noi.

Chi ci vuole bene ci sta vicino e vorrebbe aiutarci ma non può fare più di tanto. Le parole di conforto servono moltissimo ed un caldo abbraccio può darci molto sollievo ma se non decidiamo di 'darci una mossa', gesti e parole diventano assolutamente inutili.

Se, una volta raggiunta la determinazione di rimettersi in piedi, non si sa come fare, allora e solo allora, si può chiedere aiuto ai Tarocchi di Sophia Egizia.

Concentrarsi sulla luce è il miglior metodo per raggiungerla uscendo dal buio.

mercoledì 3 luglio 2013

TAROCCHI: SI REALIZZERA' IL MIO SOGNO?


Domanda ai Tarocchi: si realizzerà il mio sogno? Già, tutti noi abbiamo almeno un sogno che vorremmo si realizzasse e ci chiediamo se, prima o poi si realizzerà. Ma siamo poi così sicuri di volerlo veramente? Quando sogniamo non ci chiediamo mai cosa, in realtà, potrebbe portarci la realizzazione del sogno e, anche se ce lo chiedessimo, il più delle volte, non avremmo una risposta certa ma ci risponderemmo con la realtà che auspichiamo si materializzi al realizzarsi del sogno.
Meglio, forse, fare un esempio: ci innamoriamo follemente di qualcuno e speriamo che ricambi il nostro amore ma non ci fermiamo qui. Incominciamo a fantasticare su come sarebbe appagante che il nostro sogno d'amore si realizzasse e ci facciamo un sacco di film su come saremmo felici con lui, su quanto l'ameremmo e su quanto saremmo riamate. Molte volte il sogno diventa realtà e, dopo qualche mese, ci rendiamo conto che la persona che abbiamo tanto voluto non è assolutamente quella che ci sta vicino. 
Non necessariamente, quando il sogno che abbiamo cullato per molto tempo nel cuore si realizza, in automatico, si realizzano anche i film che ci eravamo fatti! 
Allora forse sarebbe meglio distinguere la natura del sogno per poter decidere quale vorremmo si realizzasse sul serio e quale sia meglio rimanga sogno.
I sogni sono essenziali poiché ci spingono ad andare avanti e ci donano la speranza in un roseo futuro ma, a volte, è meglio rimangano sogni, soprattutto se sono sogni la cui realizzazione non dipende solo da noi stessi. Vincolare i propri giorni alla realizzazione di un qualcosa che non dipende da noi può farci perdere la bussola, frustrandoci e rendendoci succubi di ciò che pensiamo essere necessario per vivere felici.
L'amore, quando c'è, non ha bisogno di troppa spinta e se un'unione dev'esserci, ci sarà con molta naturalezza e semplicità.
I sogni sono essenziali ma sarebbe bene esprimere i nostri propositi e farli volare al di là dell'arcobaleno che, essendo un ponte percorribile in due direzioni, può inviarci la materializzazione di ciò che sogniamo ma non dovremmo mai vincolare la nostra felicità alla realizzazione di ciò che non dipende solo da noi.
Possiamo dire: sarò felice se mi arriverà un grande amore ma non dobbiamo dargli un nome. Errato sarebbe dire: sarò felice se mi arriverà il grande amore di 'tizio' perché metteremmo la nostra felicità alla mercé del volere e del sentire dell'altro.
Meglio dire: sogno una vita felice e piena d'amore e se l'amore me lo darà Tizio sarò ancora più felice. Pensando così eviteremo anche di perderci per strada un altro grande amore che non potremmo vedere se confinassimo il nostro sguardo solamente ad una persona definita.

venerdì 21 giugno 2013

SOLSTIZIO D'ESTATE: MAGIA DI UN ATTIMO


Solstizio d'estate: la magia di un momento unico! Alle 5,04 del 21 giugno inizierà, astronomicamente parlando, l'estate 2013. Il sole, raggiunto il suo punto massimo, ci donerà il giorno con più ore di luce dell'anno e questo, già di per se, è un segno. In tutte le tradizioni antiche, il solstizio d'estate diveniva anche un momento magico da vivere molto intensamente.
Non voglio dilungarmi sui significati e sui tipi di festeggiamento in voga nelle varie tradizioni, riporto solo un piccolo brano tratto da Bibrax portale dedicato alla cultura celtica:
'Il periodo del solstizio d'estate è un periodo di grande importanza, un momento cruciale dell'anno per tutto il mondo celtico, è il momento nel quale il sole, dopo aver risalito la sua posizione sulla volta celeste durante i lunghi mesi invernali, raggiunge il momento del suo culmine, del massimo fulgore: è il momento della massima esplosione della vita: gioiosa, selvaggia, incontrollata è per chi non vede nella natura un elemento demoniaco da esorcizzare, ma quel tutto di cui noi stessi siamo parte, un momento sacro, forse il più sacro dell'anno'.
Il sole, dunque splende alto nel cielo, donandoci energia e vitalità ma, nella prossima notte, la Luna si accrescerà ulteriormente per giungere ad essere piena alle 13,33 del 23; la luna piena del 23 sarà rossa e sarà anche la più grande dell'anno. La Luna, nel punto più vicino alla Terra, ci donerà intuizioni profonde.
Sole e Luna in momenti particolari fanno di questo periodo un periodo magico in cui tutto diventa possibile!
Il mio augurio è che ognuno di noi riesca ad immergersi in tutta questa energia magneticamente positiva, vivendo, in profondo, momenti magici ed indimenticabili.

lunedì 17 giugno 2013

TAROCCHI CONSULTO AMORE


Nei consulti con i Tarocchi, l'argomento Amore è uno di più trattati in assoluto ma non è facile comprendersi nel dialogare poiché ognuno ha un'idea tutta sua di cosa voglia dire la parola 'Amore'. Le sfumature che contraddistinguono tale sentimento variano indefinibilmente in tutto lo spettro dei colori fino a comporre un mosaico unico ed irripetibile. Per me, l'Amore, è un sentimento puro, totale ed incommensurabile. L'amore non lascia posto a strani egoismi perché, pur di vedere felice la persona che si ama, si è pronti ad accettare tutto. Certo, l'ottimale sarebbe essere ricambiati per poter vivere insieme del reciproco sentimento. Chi ama realmente vorrebbe condividere con l'oggetto del suo amore anche il più lieve respiro ma, se questo non è possibile, si sente bene comunque perché l'amore, quello vero, libero e superiore, riempie tutto te stesso di sé. Amore è libertà dell'anima e non è soggetto a conti della spesa in cui se ti dò tanto Tu mi devi dare altrettanto. Ti amo non basta per definire l'amore. Ti amo talmente tanto da lasciarti libero di amarmi ma solo se sentirai dentro di te un amore infinito per me. L'amore non ha motivazioni razionali e nasce quando due anime si toccano nel profondo. Un amore così non muore solo perché l'altro non ti vuole o non può stare con Te. Chi ama vive sensazioni bellissime ed è quasi come se si trovasse in una bolla di sapone che vola leggera infischiandosene allegramente di tutti gli stress della vita materiale. Quando questo tipo di amore è condiviso si comprende intuitivamente il valore intrinseco della vita umana e non solo. Amare in questo modo vuol dire accedere ad una conoscenza profonda di ciò che non si può spiegare..... chi ama così comprende in se' l'infinito.

mercoledì 22 maggio 2013

TAROCCHI AMORE: LIBERTA' NELLA SINCERITA'

"L'egoismo è il più grande di tutti gli adulatori". François de La Rochefoucauld



Tarocchi: libertà nella sincerità. La menzogna detta uccide i sentimenti più di qualsiasi pugnale ma perché si mente? A fronte di molteplici consulti in cui i Tarocchi hanno fatto emergere che, alla base della situazione, stavano falsità e menzogne, mi sono chiesta perché le persone mentano spudoratamente pur di giungere ai loro obiettivi.
Quando l'amore non è più voglia di dare ma si trasforma in qualcosa d'altro, i comportamenti non nascono più dalla ingenuità e dalla correttezza di fare ciò che si sente e non ciò che torna comodo per giungere ai propri scopi.
Quando l'amore diventa lotta per affermare la propria supremazia sull'altro diventiamo tutti strateghi e insensatamente bugiardi; non si dice più ciò che si ha nel profondo dell'anima ma si modifica ciò che si sente e lo si esprime in modo da poter dirigere le reazioni dell'altro per fargli fare ciò che vogliamo che faccia.
Quando si raggiunge questo stadio, l'amore diventa guerra e l'unione è inesorabilmente perduta.
Se non riusciamo ad essere sinceri con la persona che diciamo di amare è perché il nostro egoismo ha preso subdolamente il sopravvento e non siamo più in grado di vedere e di accettare le cose per come stanno realmente. Ci trasformiamo in carcerieri ma, nello stesso identico momento ci condanniamo al carcere. Più cerchiamo di provocare nell'altro le reazioni che vorremmo, più rimaniamo delusi nel non riuscirci e nel constatare che, per quanto ci si sforzi, l'altro s'allontanerà sempre più da noi; allora tanto valeva lasciarlo andare da subito risparmiandoci tanta fatica e tanto dolore.
Se cogliete in fallo chi amate rendendovi conto nei fatti che vi ha mentito, chiedetevi il perché delle sue menzogne e, poi, accettate che, se non vi ha detto la verità, è perché non si è sentito libero di farlo.
Riscoprite in voi l'alta dignità del pensare che volete con voi solo persone che vi amano 'a fondo perduto' e non perché si sentono costrette a farlo dai loro interessi o dalle vostre aspettative.
Ritrovate in voi l'immensa soddisfazione di poter dire apertamente ciò che sentite nel profondo del vostro cuore indipendentemente da come l'altro prenderà le vostre parole e da quali conseguenze trarrete dal vostro dire.
L'amore non è matematica e, in amore, non sempre uno più uno fa due.
L'amore è come un'eruzione vulcanica. Quando il magma risale ed il vulcano si esprime nella sua formidabile potenza non si chiede dove finirà tutto ciò che butta fuori dalla sua bocca. C'è in lui una forza immane che non può essere trattenuta e che deve trovare il suo sfogo naturale nel lasciare andare tutto ciò che deve uscire.
Ognuno di noi ha il diritto di esprimere ciò che la forza dei propri sentimenti fa ribollire ma non ha il diritto di imporre all'altro la propria visione.
L'amore vero, quello che dà soddisfazione e fa camminare a due metri da terra, è quello in cui entrambi, all'unisono, sentono una forza intenibile che li lega e ne sono felici.
L'amore che tocca il cuore in profondità e dà la libertà di essere sinceri può durare un attimo o tutta la vita ma non può essere imbrigliato in meccanismi troppo difficili o da egoismi che vincolino la libertà dell'altro di poterci amare. 
L'amore vero e sincero è quello che si sprigiona libero e potente dal cuore dell'essere. 

domenica 12 maggio 2013

AMORE, TRANQUILLITA' E PASSIONE


Non c'è passione in un amore fiacco e monotono. Molti vogliono la tranquillità ma, tranquillità non è certamentente sinonimo di una monotonia abitudinaria, deprimente e distruttiva.
La tranquillità d'animo in amore, si raggiunge nel preciso momento in cui, grazie ad una illuminazione fulminea, si realizza che l'amore continua ad essere forte e passionale nonostante i diverbi, le discussioni, le incomprensioni, la diversità di vedute, eccetera.
Essere tranquilli, in pratica, vuol dire essere certi che il nostro amore resisterà a qualsivoglia bufera perché 'insieme' tutto si supera. Non bisogna sottovalutare, però, quell' 'insieme' che sottintende la volontà di entrambi i componenti della coppia di superare tutto.
Quella di cui si tratta non è la volontà della mente che, calcolando, regola e dirige ma è la volontà che si sprigiona direttamente e simultaneamente dal cuore di entrambi. La volontà del cuore non si può dirigere con la ragione; questo tipo di volontà nasce spontanea ed è fuori dal controllo della mente.
Quanti, tra noi, possono affermare: "sono tranquillo perché sò che il tuo amore per me resisterà a tutto e nonostante tutto. Non incideranno i miei sbalzi di unore, il mio carattere, le mie intemperanze, i miei tanti errori... esattamente come il mio amore resisterà per Te"?
Fortunati coloro a cui è dato di vivere un amore così poiché superarenno in 'tranquillità' anche i drammi più cupi a cui la vita, a volte, ci sottopone.
Un amore così , tranquillo, non subirà i danni del tempo, i giudizi degli altri, le ingiurie dei tradimenti.
Un amore così è al di là e al di sopra di tutto ma per poter vivere un amore così, la tranquillità dobbiamo averla già nel nostro cuore di single poiché é quasi impossibile e decisamente inprobabile che si riesca ad instaurare un rapporto così se nel cuore abbiamo emozioni tumultuose e paure che ci sprofondano nel mare dell'incertezza e dell'insoddisfazione. (leggi anche  tarocchi-amore-la-felicita-di-averti-vicino clicca qui)
Nella commedia della vita, l'amore è la trama portante ma se confondiamo l'egoismo, la possessività, la sfiducia, la presunzione, l'ottusità per amore, la commedia si tramuterà in dramma sprofondandoci in un mare d'angoscia.
Solo un cuore libero da zavorre può volare alto per superare le nubi e conquistare la tranquillità dell'amore che vive libero nutrendosi del gusto di amare.

mercoledì 1 maggio 2013

CARTOMANZIA, TAROCCHI E AMORE


Cartomanzia, tarocchi e amore sono tre parole che si abbinano magnificamente! L'amore è ciò che dà senso alle nostre vite e, sempre l'amore è alla base delle nostre felicità e dei nostri dolori. Ma l'amore non è né felicità né dolore. l'amore è amore! E' completezza, è armonia, è perdersi per ritrovarsi ad un livello più profondo.
L'amore non è un conto dare-avere e non è neppure la paura di perdere ciò che non ci appartiene.
L'amore vive di vita propria.
L'amore è la carezza di uno zefiro gentile che ci sfiora leggermente la guancia per dirci che non siamo soli ma come si potrebbe trattenere il vento in quell'attimo fugace? Così anche l'amore giunge inatteso e non si può sapere quanto duri la sua carezza. Vivere qui ed ora vuol dire cogliere quell'attimo e mantenerlo vivo il più possibile senza cercare né di forzarlo, né di trattenerlo.
Amare qualcuno vuol dire gioire insieme, duri quel che duri, senza perdere nemmeno un attimo di questa gioia infinita.
L'amare qualcuno ci porta la consapevolezza di essere qualcosa in più di ciò che pensiamo di essere; amare è cogliere in un attimo l'eternità della Vita.
Quando chi amiamo si allontana da noi perdiamo l'assere amato ma non l'amore che rimarrà vivo in noi pronto a riaccarezzarci quando meno ce lo aspettiamo e poco importa se l'essere amato sarà lo stesso o qualcun altro.
Confondere l'amore con l'amato è come confondere l'idrogeno o l'ossigeno con la forza che li fa unire per darci l'acqua necessaria alla vita. Idrogeno e ossigeno possono vivere separati: l'idrogeno come idrogeno e l'ossigeno come ossigeno e non sentono la mancanza di quel legame che, quando scatta, li lega in acqua.
Ognuno di noi è fatto per bastare a se stesso e solo trovando armonia e benessere nella sua solitudine può condividere per forza attrattiva l'amore con l'altro. ( Leggi anche qui )
La vita di coppia felice non si basa su di un contratto in cui ognuno dei due si impegna a fare qualcosa anche se non ne ha voglia o se non se la sente; questa è una distorsione del 'matrimonio' inteso come atto, civile o religioso che sia. Una coppia è felice quando entrambi i partner vogliono condividere la vita con l'altro e non perché ne hanno bisogno ma perché ne traggono felicità.
L'amore vive di vita propria. Non si può imporre e non si deve pretendere.
Se saremo in grado di cogliere l'essenza dell'amore potremo amare liberamente e, nell'amare liberamente, sentirci dèi in terra.
Quando riusciremo a dire: 'ti amo comunque, che tu ci sia o no', avremo finalmente compreso l'amore e, forse, l'amore durerà in eterno.
Chiedere ai Tarocchi se qualcuno ci ama o no è sicuramente possibile ma questo non vuol certo dire che, poiché le carte ci dicono di si, quel qualcuno rimarrà con noi per tutta la vita. Quel qualcuno potrà anche andarsene ma l'amore conosciuto rimarrà con noi e saremo comunque felici.
L'amore, quello vero, non ci abbandona mai e la sua carezza arriverà fulminea quando meno ce lo aspettiamo.

sabato 27 aprile 2013

TAROCCHI E GOVERNO: GOVERNATI DA GOVERNANTI INGOVERNABILI

"Ci sarà un buon governo solo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi". Platone


Tarocchi e governo: governati da governanti ingovernabili. Potrebbe sembrare un gioco di parole ma, in fondo, è la cruda verità. Cosa c'entrino i Tarocchi con il governo è presto detto: quello prospettato dai Tarocchi è un percorso iniziatico inteso a governare se stessi e la propria vita in funzione non soltanto della vita terrena ma anche, e soprattutto, della vita dello spirito.
Il governo è l'atto di condurre, dirigere, guidare e molti modi di dire lo confermano; la nave si governa per dirigerla in porto, la casa si governa per fare in modo che chi ci vive abbia tutto ciò che gli serve e, non a caso, chi dirige una casa si definisce 'governante'.
La governante dirige la casa ma non lo fa secondo i suoi desideri ed il suo lavoro dipende dalle direttive del padrone o della padrona di casa. Le doti basilari di una buona conduzione sono:
  • onestà,
  • etica,
  • conoscenza,
  • esperienza,
  • razionalità,
  • passione, 
  • buon senso.
L'Italia, dunque è la casa degli italiani che ne sono i 'padroni' e gli eletti dagli italiani sono le governanti che dovrebbero garantire il buon funzionamento di "casa Italia" e, per far ciò, dovrebbero:
  • essere onesti,
  • tenere comportamenti etici privilegiando ciò che ritengono più giusto al di là e al di sopra dei loro interessi personali o di schieramento, 
  • avere una conoscenza approfondita sia delle varie problematiche che si presentano, sia di tutti i rimedi possibili al problema in valutazione,
  • dovrebbero avere abbastanza esperienza di vita per evitare comportamenti troppo impulsivi che non tengono conto delle eventuali controindicazioni della scelta che si sta facendo,
  • dovrebbero essere in grado di razionalizzare le varie posizioni e le varie sfaccettature del problema in valutazione per poter scandagliare approfonditamente senza cedere alla tentazione di reagire subitaneamente per togliersi il problema il più presto possibile,
  • la loro spinta propulsiva dovrebbe essere la passione irrefrenabile per il bene comune,
  • e, per ultimo, dovrebbero essere dotati dell'unico pregio che può far si che diventino buoni governanti: il 'buon senso'.
  
Da mesi, se non da anni, siamo costretti a farci governare da governananti che non solo non hanno imparato a governare il loro modo di essere e di reagire ma non sanno più, neppure lontanamente, cosa voglia dire governare avendo come unico faro il bene della Nazione.
Non c'è scampo: li senti parlare ed hanno tutti ragione ma, poi, alla fine, non riescono neppure a rimediare, tutti insieme, ad un pasticcio di legge elettorale che non ci permette più di governare i governanti.
Estenuati dalle lunghe ore di dibattito a fondo perduto, la desolazione ci coglie perché, se pur è vero che non tutti sono uguali, è altresì vero che, alla fine, le differenze proprio non si vedono!
Persino i 'cittadini rappresentanti del popolo' hanno causato con il loro atteggiamento intransigente e assolutamente poco collaborativo, un ritorno al passato. Con la loro posizione che divide anziché unire, ci hanno ributtati in un déjà-vu che non promette nulla di buono... con buona pace di coloro che li hanno votati affinché potessero cambiare lo stato delle cose. forse dimentichi che in una democrazia non si può imporre a tutti la propria posizione e le proprie idee.
A questo punto dovremmo arrenderci? Proprio per niente!
Dobbiamo resistere e continuare a spingere affinché vengano approvate leggi che possano portarci fuori dal guado senza soccombere.
Visto come vanno le cose, forse, anziché continuare a discutere a vuoto, sarebbe più indicato chiedere ai Tarocchi la via migliore da perseguire! Almeno i Tarocchi non devono tener conto di egoismi di parte e non hanno i vincoli di limitazione della mente umana.






giovedì 18 aprile 2013

TAROCCHI AMORE: QUANDO I SENSI COMANDANO!

"Chi non controlla i propri sensi è come chi naviga su un vascello senza timone e che quindi è destinato a infrangersi in mille pezzi non appena incontrerà il primo scoglio". Mohandas Karamchand Gandhi

Tarocchi Amore: quando i sensi comandano... è un bel problema! Esistono attrazioni talmente 'fatali' che arrivano ad inibire anche la più ferrea forza di volontà.
Sono quelle relazioni che non ci lasciano scampo perché, appena vediamo l'altro/a, una strana nebbia invade tutto il nostro cervello e non capiamo più nulla, letteralmente.
E' una forza possente che ci spinge a fare cose inimmaginabili e a sopportare situazioni realmente insostenibili.
E' quella trasformazione che ci colpisce istantaneamente senza lasciarci possibilità di governo di noi stessi.
E' una sensazione bellissima se il rapporto va bene ma, nelle relazioni in crisi, se non arginata e tenuta sotto controllo, diventa una condanna. Passiamo giorni a pensare , a valutare attentamente la situazione che si è creata tra noi e l'altro/a, a soppesare con estremo scrupolo le parole che diremo, magari chiediamo consiglio al sapere intuitivo dei Tarocchi e poi, quando finalmente pensiamo di essere pronti a dire ciò che riteniamo essenziale per ritrovare armonia nel rapporto, lo/la incontriamo e non riusciamo proprio più a mettere in pratica i nostri intendimenti e ci lasciamo travolgere, appunto, dalla forza dei sensi.
E' come se qualcun altro si fosse impossessato di noi e vorremmo correre di fronte ad uno specchio a dire, guardando fissamente la nostra immagine riflessa: 'esci da questo corpo!'.
Quando torniamo normali e ci rendiamo conto che non siamo riusciti 'a resistergli' sprofondiamo in un mare di rimpianti e recriminazioni. E' stato più forte di noi e nulla abbiamo potuto fare se non farci travolgere ineluttabilmente.
Nemmeno il tempo di assaporare le ore vissute che già torna quel senso di stanchezza e delusione derivante dal comportamento del partner. Ricomincia il valzer dei pensieri su cosa dovremo dirgli/le la prossima volta che lo/a incontreremo e, intanto, ricominciamo a soffrire per le poche parole che ci dirà, per i suoi silenzi prolungati, per le nostre paure ed insicurezze.
E l'altro/a?... è felice delle ore d'amore appena trascorse in nostra compagnia e non immagina nemmeno lontanamente il nostro tramestio e tutto il dolore che ci portiamo dentro. E' convinto/a che tutto vada bene così anche per noi, visto che non abbiamo espresso la benché minima contrarietà quindi continuerà a comportarsi esattamente in quel modo tanto diverso da come vorremmo che fosse. Siamo in un bel guaio! Ci sentiamo incapaci di reagire e con le spalle al muro ma è poi proprio così? La risposta è no.
Siamo esseri pensanti ed abbiamo le capacità per riuscire, con la nostra forza di volontà, a controllare i nostri sensi e a far andare l'incontro esattamente come abbiamo programmato.
L'unico vero grande problema è che pensiamo e ci auto-convinciamo di non poterlo fare un po' per la forza trascinatrice dei sensi che esplodono nel vederlo/la e molto per le nostre paure più profonde ma, come si sa, la paura è, molto spesso, cattiva consigliera e ci spinge a mettere in pratica comportamenti che ci portano esattamente nelle situazioni da cui vorremmo fuggire.
Richiediamo aiuto ai Tarocchi che consigliano ma dobbiamo ricordarci che noi, e solo noi, siamo gli artefici del nostro domani in quanto, con le scelte che facciamo oggi, costruiamo ciò che avremo domani.
Bonne chance!

lunedì 8 aprile 2013

TAROCCHI PER INTERPRETARE I FATTI

"Non esistono fatti, ma solo interpretazioni". Friedrick Wihelm Nietzsche

LE VOYAGE ESOTERIQUE DI SOPHIA EGIZIA

Tarocchi per interpretare i fatti! Dai, non ditemi che non vi è mai successo di mal interpretare le parole o i gesti di qualcuno! Capita a tutti e molto più spesso di quanto crediamo. Il problema fondamentale è che ognuno di noi interpreta gesti e parole a sua immagine e somiglianza e veramente pochi sono coloro che cercano di vestire i panni dell'altro per cercare di comprenderne le motivazioni. Se cerco di capire un altro mantenendo il mio modo di pensare e di vedere, non sarò in grado di comprendere completamente e nel giusto senso il suo messaggio. 'Io' penso che l'amore sia una certa cosa e che si esprima in un dato modo e dò per scontato che la persona che amo pensi, parli e agisca come me: nulla di più sbagliato. Ognuno di noi ha la sua visione ed il suo modo di esprimersi, sia nelle parole sia nei gesti. Quante volte nei consulti di Tarocchi mi capita di sentire: "non mi chiama e questo vuol dire che non mi pensa" ma, in effetti, il fatto reale è che non chiama e, la seconda parte dell'affermazione, è un'interpretazione arbitraria. Non chiama ma questo non è sinonimo di disinteresse. Può essere che non chiami perché non ha voglia di sentirci e ci sta lasciando ma le motivazioni al silenzio potrebbero essere moltissime e variegate. Dare per scontato che un qualcuno stia in silenzio perché non ci pensa è arbitrario e, di solito, questa interpretazione nasce dall'incapacità di accettare che l'altro possa vedere le cose in modo diverso da noi. Il silenzio fomenta le paure interne e si cade nel terrore da perdita; non mi chiama, lo sto perdendo! (Leggi anche: Tarocchi amore, tornerà da me?) Ma il silenzio, a volte è necessario ed importantissimo perché è solo nel silenzio che l'essere umano riesce a fare i conti con se stesso, a guardarsi dentro e a comprendere cosa vuole e cosa sia realmente importante per lui. Chi riesce a star bene stando solo con se stesso, riesce a stare bene anche con gli altri ma chi sente il bisogno ossessivo di avere sempre qualcuno su cui appoggiarsi, si condanna ad essere succube del suo stesso bisogno e, alla fine, si annulla completamente al punto da non riconoscersi più come realtà autosufficente. Il non essere in grado di stare in piedi sulle proprie gambe condanna ad aver sempre bisogno di una stampella e, se questa viene a mancare, la caduta è certa. L'amore non è e non può essere fondato sul bisogno dell'altro ma dovrebbe scaturire dalla determinazione di condividere ciò che si è e ciò che si sente con la persona che sentiamo di amare. ( leggi anche Tarocchi amore: la felicità di averti vicino) Già, e se l'altro non corrisponde il nostro sentimento ed il nostro coinvolgimento? Se così fosse dovremmo comprenderne le ragioni e, sulla base di queste, cercare le mediazioni che ci permettano di esprimere comunque ciò che abbiamo nel cuore.

venerdì 29 marzo 2013

TAROCCHI SOPHIA EGIZIA: BUONA PASQUA!

"Dio apre il paradiso a tutti, entra chi vuole". Caterina da Genova



Tarocchi Sophia Egizia: Buona Pasqua! Oggi, venerdì Santo, non si può non riflettere sul mistero della Croce cercando di comprendere cosa significhi per noi. Gesù muore in croce, perché? Forse perché, per l'uomo 'normale', che non ha tempo di riflettere sul mistero della vita preso com'è da tutti i suoi affanni quotidiani, la morte è l'evento a cui non bisogna mai pensare fino a quando non arriva. La morte, intesa come fine dell'esistenza terrena, induce terrore in chi altro non vede se non la materialità della vita. Cosa c'è di più sconcertante di doversi portare per tutto il tragitto, da Gerusalemme al Golgota, la croce su cui si sa già di dover morire? E cosa di più tremendo del dover morire pur sapendo di essere Figlio di Dio e di poter evitare tale supplizio? Se Gesù avesse fatto un miracolo e si fosse salvato il Cristianesimo avrebbe lo stesso valore? Fino a qualche anno fa, non sopportavo i riti della Pasqua perché li interpretavo come un qualcosa di estremamente deprimente e assolutamente desolante fino a quando non ho compreso cosa sia, in effetti, la Pasqua per me. Gesù si è fatto uomo ed ha preso su di se la sua croce esattamente come ogni uomo che nasce e che nell'affrontare tutti gli ostacoli  della sua vita, cammina nel suo calvario portando la sua croce. Le croci che tutti noi portiamo possono essere diverse per peso ma pur sempre croci rimangono. Ma Gesù, dopo aver fatto tutto il percorso umano ed essere morto in croce a causa dell'ignoranza e della presunzione di chi non aveva compreso il suo essere Re ed il suo messaggio, dopo tre giorni risorge! Risorge per indicarci la strada e, nel fare questo darci l'opportunità di comprendere come le croci che ci appaiono così pesanti, in fondo in fondo, altro non sono se non la nostra difficoltà di sollevare il nostro sguardo e, vedendo più chiaro, comprendere che le cose di questo mondo sono importanti si, ma non così essenziali. Fatto salvi i bisogni primari, nulla di ciò che di terreno ci opprime è una croce irrinunciabile. Per me, il messaggio di Gesù, non è che l'uomo deve soffrire per risorgere poi nella gioia del Paradiso; Gesù ha un animo troppo tenero per non aborrire la sofferenza. Il messaggio che amo vedere nella crocifissione e nel risorgere di Gesù è un messaggio di gioia, di serenità e d'amore. Gesù, ora mi dice che si è reso uomo e che come un uomo ha portato la sua croce sulla quale è morto per risorgere che, tradotto nel mio pensiero vuol dire: non portate le croci e non morite di sofferenza in una vita solo terrena. Pensate al mondo dello spirito, valutate ciò che passa e ciò che resta, alzate lo sguardo e godete della gioia e della serenità di sapere che la morte terrena non è la fine ma è solo un passaggio ad un mondo diverso e sicuramente più sereno. Ora, per me, la Pasqua è un momento di gioia intensa perché mi pare d'aver capito che già qui possiamo risorgere a nuova vita mettendo nel giusto ordine le cose e dando ad ognuna di esse, la giusta importanza. Sono rimasta piacevolmente sorpresa di sentire Papa Francesco ripetere la frase che gli diceva sua nonna: " il sudario non ha tasche". E se non ha tasche, forse, è perché ciò che possiamo portare con noi alla fine di questo nostro passaggio terreno, è solo ciò che noi siamo e non ciò che abbiamo con buona pace di tutti coloro che passano i loro giorni ad inseguire sogni arroganti di ricchezza e di potere. Comprendere il messaggio vorrebbe sicuramente dire basta ai soprusi, alle guerre, alla violenza, e a tutte quelle azioni che tendono solo a riaffermare la superiorità di un essere su un altro. Comprendere il messaggio vorrebbe dire capire che ognuno di noi è parte di uno stesso organismo come le cellule sono parte del nostro corpo o come ogni singola goccia, nel suo piccolo, è indispensabile per fare il mare. Comprendere il messaggio vorrebbe dire che, ognuno di noi ha l'opportunità di trovare in se stesso la forza di morire alle cose di poco conto per risorgere e vivere nella serenità. Il messaggio di Gesù, per come lo intendo, è un messaggio universale, per tutti, cattolici e non, perché se l'uomo comprenderà il Suo messaggio smetterà di portare la sua croce e, soprattutto, di farla portare a qualcun altro. Spero e Vi auguro che questa Pasqua sia per voi una Buona Pasqua di gioia, pace, serenità e di rinascita! 

mercoledì 20 marzo 2013

TAROCCHI E FELICITA': OGGI LA GIORNATA MONDIALE PER ESSERE 'FELICI'

"Se vogliamo essere felici, possiamo esserlo adesso, perché la chiave della felicità è nascosta dentro di noi. Essa non dipende dagli avvenimenti che ci capitano ma dal modo in cui li percepiamo e li affrontiamo". Anthony De Mello


Tarocchi e Felicità perché ogni volta che facciamo un consulto di cartomanzia cerchiamo di aprire la strada proprio verso la felicità. Oggi. 20 marzo, inizio della primavera, l'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite (ONU) ha indetto la 'Giornata Mondiale della Felicità' e già impazzano critiche caustiche che prendono origine dal pensare che non si può essere felici a comando. E' verissimo ma è anche vero che la felicità arriva solo se il nostro animo è predisposto ad accoglierla; se siamo sempre tristi, amareggiati, chiusi nel nostro cinico egoismo, difficilmente riusciremo a cogliere quel piccolo particolare che può renderci felici. La felicità è un attimo che subito sfugge, è come un bel fuoco d'artificio che illumina la notte e che, subito dopo, si sfalda in una miriade di piccole scintille luminose ma, se guardiamo costantemente in basso, non vedremo la luce e lo splendore del fuoco illuminare il nostro cielo stellato. La felicità è un tonfo al cuore che ci coglie all'improvviso il più delle volte grazie a piccoli particolari o a piccoli gesti che non ci aspettiamo. La felicità è un attimo di beatitudine che ci può estasiare solo se riusciamo ad essere ingenui e a vedere il mondo con gli occhi di un bambino.
"La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta". Confucio
Tutti noi abbiamo motivi per essere tristi, disillusi e amareggiati ma a cosa può servire tenere in noi queste sensazioni di tristezza, disillusione e amarezza? Non è che tenendo vive in noi queste sensazioni riusciremo a cambiare il passato e, perdipiù, ci obbligheremo a vivere male il nostro presente. Chi di noi non ha mai avuto momenti veramente tragici da superare? Ognuno di noi ha dovuto fare i conti con qualche piccola o grande 'caduta' ma questo non vuol dire che non ci si debba risollevare e, più saremo veloci nel rimetterci in piedi, più riusciremo a superare le avversità in cui la caduta ci ha precipitati. E' come andare a cavallo perché, se decidi di andare in groppa ad un cavallo, devi mettere in conto che potresti anche cadere e, fatalmente, primo o poi si cade; qual'è dunque il segreto per superare la paura di cadere? quando si cade da cavallo, la prima cosa da fare è rialzarsi e, dopo essersi tolti di dosso la polvere, rimontare in sella e riprendere a correre. Chi l'ha provato può testimoniare la felicità che si prova nel superare la paura tornando ad essere un tutt'uno con uno degli animali più affascinanti del creato! La vita è un cammino e, nel camminare, è normale che si possa inciampare e cadere ma non per questo dobbiamo negarci l'opportunità di rialzarci per tornare a viaggiare verso la mèta.
"La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è". Victor Hugo
Uno dei motivi più importanti della vita per essere felici o infelici è l'amore. Quanta felicità nell'inizio di una bella storia d'amore e quanta infelicità e quanto dolore in un grande amore che finisce! Ma l'amore è un sentimento che scalda il cuore e, grazie al quale, ci sentiamo vivi, forti, indistruttibili. L'amore per il partner ci riempie il cuore di gioia ed ancor di più saremo felici a misura dell'amore che il partner proverà per noi. Perché è così? Mi piace pensare che l'amore di coppia sia il nostro ingresso alla grotta della comprensione dell'Amore Universale su cui si basa la realizzazione del mondo. Tramite tanti grandi amori, per il partner, per i figli, per gli amici veri, eccetera, possiamo comprendere quanto sia grande l'Amore dell'Infinito. Essere amati profondamente ci fa sentire felici e un senso di gratitudine alla Vita esplode dentro di noi.
Per ciò che ho tentato di esprimere e per molti altri motivi, credo che la giornata mondiale della felicità abbia senso di esistere perché, nonostante tutti i grandi problemi ed i grandi mali che affliggono noi e la società in cui viviamo, fermarsi un attimo a riflettere sulla possibilità di essere felici può predisporci a cogliere, in tutti i nostri giorni, i piccoli sprazzi di felicità che, altrimenti, ci sfuggirebbero.

"Non c'è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada". Gautama Buddha

domenica 17 marzo 2013

TAROCCHI: LA VIA GIUSTA PER SCELTE DI SERENITA'

"Niente esiste dalla cui natura non scaturisca un qualche effetto".  Baruch Benedetto Spinoza


Tarocchi: la via giusta per scelte di serenità! Viviamo in un mondo duale e fenomenico in cui ogni effetto ha la sua causa ed il più piccolo movimento nel più lontano e sperduto punto, non importa dove o quando, si ripercuoterà su tutto il resto del globo. Fate un esperimento: prendete un bicchiere d'acqua limpida e, con un contagocce, fateci cadere dentro una piccolissima goccia di colore e, in men che non si dica, vedrete cambiare il colore di tutta l'acqua presente nel bicchiere. Ora, pensate che il tipo di colore sia importante? Certo che si! Se volete che l'acqua si tinga di azzurro, non potrete certo buttarci dentro una goccia di rosso ma utilizzerete una goccia di blu. La stessa cosa capita alla nostra esistenza poiché tutti noi tendiamo ad avere una vita serena fatta di gioia e serenità ma, spessissimo, dimentichiamo il fatto accertato che le nostre scelte di oggi sono certamente la causa di effetti che ci daranno, in futuro, gioia o tristezza, malessere o benessere, fiducia o sfiducia, amore o odio, e così via. Se c'è una cosa veramente difficile a questo mondo è,cercare di comprendere quale sia la scelta giusta da effettuare per garantirci un futuro (leggi qui) sereno. Nel momento stesso in cui ci vediamo costretti a dover fare una scelta, un caleidoscopio di incertezze e di dubbi assalgono la nostra mente mandandoci in confusione; è proprio in questi momenti che abbiamo bisogno di rapportarci a qualcuno di cui abbiamo fiducia per chiedergli aiuto. Quale dovrebbe essere questo aiuto? Un ascolto il più obiettivo possibile, messo in atto con mente oggettiva, per valutare la nostra situazione in modo assolutamente impersonale e saggio e che, come fine ultimo, abbia una valutazione di merito su quale sia la scelta migliore per noi. Generalmente ci rivolgiamo a persone che ci vogliono bene, per confrontarci con loro ed avere il loro consiglio. E' una buona pratica ma, a meno che la persona cui vi rivolgete non sia in grado di estranearsi dal suo volervi bene, quello che vi viene dato è comunque un cosiglio di parte. E' difficile, per qualcuno che vi ami, dirvi fino in fondo cosa dovreste scegliere e non tanto perché non sia in grado di farlo ma perché nel suo valutare la situazione subentrano motivazioni e tensioni che tolgono oggettività al consiglio che darà. Ecco perché, fin dall'antichità, chi ha bisogno di un consiglio si rivolge alla divinazione tramite oracoli o indovini.  Solo una fonte di saggezza può aiutarci a scegliere il percorso giusto per giungere alla serenità. I Tarocchi (leggi qui) sono un metodo di divinazione perché, interrogandoli, il consulente cerca di interpretare il messaggio che vogliono darvi. Il cartomante è solo un tramite e non sta certo a lui il responso! Certo, il tramite deve avere molte doti e, tra queste, la più importante è la capacità di rimanere impersonale per non stravolgere, a sua immagine e somiglianza, il messaggio che il mondo intuitivo vi sta inviando. Sicuramente la Pizia, seduta sul suo tripode nella sala sotterranea del tempio di Apollo, nel dare il responso, non si metteva a discutere se il messaggio avuto fosse pertinente o no con le attese interne del consultante! 
Bene, i responsi, nella maggior parte dei casi, danno l'indicazione delle scelte da compiere per garantirsi un futuro sereno indipendentemente dal fatto che il consultante si aspetti o no tale risposta. Al libero arbitrio di ciascuno la decisione di scegliere se seguire o no i suggerimenti insiti nel riscontro; occorre però riflettere molto attentamente prima di rinunciare a perseguire una via solo per mancanza di volontà o di elasticità. Dobbiamo ricordarci sempre che il nostro futuro sarà esattamente quello che stiamo costruendo con le nostre azioni di oggi. I Tarocchi, così come qualsiasi altro metodo di divinazione, non fanno i miracoli ma voi avete la possibilità di ritrovare già da oggi una serenità che ha del miracoloso! Coraggio e Bonne chance.

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo - FESTA DELLA DONNA

8 MARZO FESTA DELLA DONNA

MIMOSE E CIOCCOLATINI: TUTTO QUA?


Quando mancano pochi giorni all’annuale appuntamento per la Festa della Donna fervono i preparativi: le amiche si contattano per decidere cosa fare e dove andare, gli uomini si appuntano con noncuranza la data sull’agenda per non dover sopportare l’ennesimo litigio per non essersene ricordati, i ristoranti preparano menù a tema sperando in una buona serata nonostante la crisi ed i fiorai si riforniscono abbondantemente di pacchi di mimosa sperando di venderla tutta. Ma siamo sicuri che sia tutto qui? Vi siete mai chiesti quanti sacrifici e quanto lavoro sia stato necessario per arrivare finalmente a ottenere il riconoscimento del principio che definisce il fatto che donne e uomini hanno gli stessi diritti e che le donne hanno da sempre un ruolo basilare e attivo in tutti i tipi di società? La storia è lunga e, nella fase moderna, parte già dal 1848 quando il Re di Prussia a fronte di una rivolta di popolo dovette concedere molto alle classi proletarie  e dovette anche promettere il diritto di voto alle donne, promessa che poi non mantenne. Da quel 1848, molte donne di molti paesi, lottarono facendo sentire la loro voce ma dobbiamo arrivare fino alla fine della seconda guerra mondiale e più precisamente all’8 marzo 1945 per vedere celebrate in Italia, nelle zone liberate, le prime giornate delle donne grazie all’Unione Donne Italiane (UDI) che si era costituita l’anno prima per iniziativa delle donne della resistenza che appartenevano al PCI, PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana ed alla Democrazia del Lavoro. L’anno successivo, il 1946, fu l’anno in cui, per la prima volta in Italia, le donne ebbero il diritto di voto e, l’8 marzo, la Festa della Donna venne celebrata in tutta la nazione e comparve per la prima volta la mimosa che ne divenne il  simbolo grazie al fatto che questa pianta fiorisce proprio all’inizio di marzo. In seguito, negli anni ’50 e ’60, una spessa coltre di indifferenza coprì questa giornata che rivide splendore negli anni ’70 grazie al movimento femminista ed è rimasta impressa nella memoria la manifestazione svoltasi a Roma l’8 marzo 1972 a cui partecipò, in segno di adesione, anche Jane Fonda. Poche decine di manifestanti cercavano di promuovere il riconoscimento del diritto delle donne di essere padrone di decidere di se stesse ma vennero disperse dalla polizia che le caricò. Le rivendicazioni sono continuate fino ad oggi e, nonostante tutto, ancora le donne sono costrette a ritrovarsi  in piazza per dire che non abbiamo ancora raggiunto l’uguaglianza dei diritti né in famiglia né tanto meno nella società e nel lavoro. Ancora oggi, nella nostra civile Italia, ogni tre giorni, una donna viene uccisa da uomini che dicono o hanno detto di amarla; ancora oggi le donne che lavorano, a parità di grado, guadagnano meno dei colleghi uomini e vengono discriminate perché sono o potrebbero diventare madri; ancora oggi le donne sono una netta minoranza all’interno dei luoghi di potere dalle Camere ai Consigli di Amministrazione; ancora oggi una forma di potere ottuso e maschilista vuole farci credere che le donne siano state create per dar piacere all’uomo. 8 Marzo 2013 – Festa della Donna non solo mimose e cioccolatini ma giornata di condivisione per riaffermare il ruolo che di diritto spetta alla donna nella famiglia, sul lavoro e nella società civile.
Un link per Te: http://www.senonoraquando.eu/ 

martedì 5 marzo 2013

TAROCCHI ESOTERICI EVOLUTIVI: LA VIA CERTA PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN RINNOVATO BENESSERE

                                        
XIV - INTRODUCE AL MISTERO
A guardarlo non lo vedi,
di nome è detto l'Incolore.
Ad ascoltarlo non lo odi,
di nome è detto l'Insonoro.
Ad afferrarlo non lo prendi,
di nome è detto l'Informe.
Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo,
ma uniti insieme formano l'Uno.
Non è splendente in alto
non è oscuro in basso,
nel suo volversi incessante non gli puoi dar nome
e di nuovo si riconduce all'immateriale.
E' la figura che non ha figura,
l'immagine che non ha materia:
è l'indistinto e l'indeterminato.
Ad andargli incontro non ne vedi l'inizio,
ad andargli appresso non ne vedi la fine.
Attieniti fermamente all'antico Tao
per guidare gli esseri di oggi
e potrai conoscere il principio antico.
E' questa l'orditura del Tao.

(tratto dal Tao te Ching di Lao Tse) 

TAROCCHI ESOTERICI EVOLUTIVI: LA VIA CERTA PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN RINNOVATO BENESSERE.  
La consultazione dei Tarocchi è pratica molto usata ma, come tutte le cose di questa terra, può essere fatta a livelli diversi. Non è un caso mettere sopra questo scritto un'immagine che riporta al Tao; in una cornice rotonda che simboleggia la continuità della, o per meglio dire, delle vite in un susseguirsi armonico, lo yin e lo yang si abbracciano andando a formare un tutto in equilibrio e, così come nella parte di più espansione dello yin esiste già il segno dell'insorgere dello yang, parimenti nell'esplosione maggiore dello yang esiste in seme l'espressione dello yin poiché né yin, né yang possono esistere al di fuori di questa continua alternanza che diventa condivisione quando i due raggiungono l'equilibrio perfetto. Come si potrebbe capire la notte se non ci fosse il giorno? eppure, nell'aurora, quando la tenue luce inizia a rompere il buio della notte già si intravvede il giorno nuovo in arrivo e, altrettanto succede quando, nella fioca luce del crepuscolo, il giorno lascia il posto all'oscurità della notte. Come si potrebbe definire il bello se non ci fosse il brutto? e, tra il bello e il brutto, esistono il meno bello e il meno brutto. Gli esempi sarebbero moltissimi ma il punto è che non ci può essere nulla che non abbia contemporaneamente il suo contrario e questo è l'essere reale della manifestazione terrestre. Quando i contrari son in equilibrio perfetto esiste la perfezione di vita che esprime felicità pura ma è solo un attimo perché subito l'equilibrio si sfasa e si ricomincia la ricerca. Questi contrari non sono da intendere come le due facce di una medaglia ma come le componenti di una palla piena che rotola. Nulla è fermo e tutto evolve continuamente in un moto continuo che non trova arresto neppure nella morte poiché, anche la morte che rappresenta la fine certa della manifestazione terrena, è comunque sinonimo di rinascita su altri piani dell'Essere. In questo moto continuo, a volte, le situazioni cambiano in modo repentino ed imprevisto. Quando ciò si verifica, occorre essere elastici nell'accettare il cambiamento adeguandosi a ciò che non si può modificare per ristabilire, sul nuovo, il proprio equilibrio interno. Solo così è sicura una continuità di serenità alla quale tutti tendiamo e che auspichiamo ed il consulto con i Tarocchi, se svolto nella sua dimensione di ricerca di una via per tornare ad essere in armonia con la vita, può dare, ed in effetti dà, indicazioni importanti per definire ora come sarà il domani. Certo, è pur vero che la maggior parte dei casi i Tarocchi vengono impiegati per dare risposte molto diverse, ma questo rientra a pieno titolo nella scelta evolutiva individuale e non è certo da imputare alla volontà del cartomante di turno. Esistono persone per cui tutto ciò che le circonda è insignificante se non serve a raggiungere il loro scopo che, il più delle volte, è chiuso nella prigione della vita fisica ed alle quali proprio non interessa nulla di più etereo; è una loro scelta e va rispettata comunque. Se, invece, vogliamo trarre dalla stesa di Tarocchi indicazioni più profonde e più consone alla vita evolutiva di ogni essere, possiamo farlo e, per questo, ringraziamo sentitamente. 

mercoledì 20 febbraio 2013

TAROCCHI AMORE: LA FELICITA' DI AVERTI VICINO

"Ti amo non per chi sei tu, ma per chi sono io quando sto con te". Gabriel Garcìa Màrquez


Tarocchi Amore: la felicità di averti vicino. Quella riportata può apparire come una breve ed innocua frase detta tanto per dire ma, se vi fermate un attimo a riflettere, vi troverete una profondità ed una veridicità sconvolgente che pochi avrebbero saputo esprimere in così poche parole. Chissà perché siamo tutti convinti che l'amore per qualcuno nasca dall'altro mentre, in effetti, nasce assolutamente dentro di noi. Forse è proprio questo uno dei motivi per cui non sappiamo rispondere alla fatidica domanda: 'ma perché proprio lui/lei?'. Cerchiamo il motivo del nostro amore nell'altro e non ci rendiamo conto che l'amiamo così tanto perché quando è con noi, noi siamo diversi. L'amore, quello vero, manda in ebollizione il sangue nelle vene, toglie il fiato e poi, di colpo, fa respirare affannosamente, rende capaci di camminare come se stessimo fluttuando nel vuoto, riempie la nostra testa di pensieri positivi, rinforza le nostre difese immunitarie e rende assolutamente felici. Quando siamo accanto alla persona che amiamo tutto il mondo si tinge di rosa e le tante avversità della vita si riducono a piccoli sassolini facilmente eliminabili con un calcetto che non richiede poi tanto sforzo. (Leggi anche: tarocchi-amore-e-non-mi-basti-mai) Quando viviamo in questo stato d'animo, ci sentiamo finalmente sereni e le nostre paure svaniscono; amiamo e basta e questo nostro amore colma tutti i vuoti del nostro animo rendendoci completi. Quando amiamo così pensiamo di non poter più vivere senza quella persona e ci convinciamo che senza lui/lei non potremo più partecipare a questo stato di grazia (Leggi anche: Tarocchi e nuove possibiltà) ma l'amore è un fuoco che va alimentato e, se ciò non accade, può anche spegnersi. Quando finisce realmente un amore? Non certo quando chi amiamo se ne va dalla nostra vita o, perlomeno, non sempre. Esistono amori che durano per tutta la vita anche se non possiamo più avere chi amiamo accanto a noi. Quante e quante volte nei consulti con i Tarocchi esce prepotente la presenza di qualcuno che non vediamo e non sentiamo più ma che continua ad essere assolutamente presente nel cuore! Non so chi abbia scritto che: "ci sono amori impossibili che non finiscono mai" e credo che questi amori impossibili siano gli amori che non possono trovare coronamento in una unione condivisa; questo è l'amore che pur vivendo intensamente non trova corresponsione nell'essere amato. Cosa diversa è l'aver amato ed esser stati riamati e, quando l'amore finisce per uno dei due, l'altro continua a tener vivo in sé il sentimento che potrebbe accompagnarlo anche per tutta la vita. Questo non vuol certo dire che non si amerà più nessun altro perché poi, fatalmente, quando meno te lo aspetti, un altro grande amore invade tutto il nostro essere e ci si ritrova a riprovare le stesse identiche sensazioni. Questa è la chiara dimostrazione che, a guardare bene, è vero che "...ti amo non per chi tu sei, ma per chi sono io quando sto con te".