"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

martedì 31 luglio 2012

TAROCCHI AMORE TRADIMENTO: CARMEN LA ZINGARA, VENDETTA O DELIRIO?

L'amore è un uccello ribelle
L'amore è un uccello ribelle
Che niente può addomesticare,
Ed è davvero inutile che lo si chiami
Se ritiene di rifiutare.
A nulla serve, minaccia o preghiera,
Uno parla bene l'altro tace,
Ed è l'altro che io preferisco,
non ha detto nulla ma mi piace.
Ritornello:
L'amore, l'amore...(coro)
L'amore è figlio di zingaro,
Non ha mai conosciuto legge,
Se tu non mi ami, io ti amo,
Se io ti amo, sta in guardia.

L'amore che credevi di sorprendere
Sbatté le ali e prese il volo,
L'amore è lontano, tu puoi attenderlo,
tu non lo attendi più, lui c'è.
Attorno a te, veloce, veloce,
Lui viene, se ne va, poi ritorna,
Tu credi di tenerlo, lui ti evita,
Tu credi di evitarlo, lui ti tiene.
Ritornello:
L'amore, l'amore...(coro)
L'amore è figlio di zingaro,
Non ha mai conosciuto legge,
Se tu non mi ami, io ti amo,
Se io ti amo, sta in guardia. 

Se volete sentirla parole e musica ecco il link:

Il brano sopra riportato è tratto dalla Carmen di Bizet

Tarocchi Amore Tradimento: vendetta o delirio?
Vi chiederete cos'abbia a che fare un'opera lirica con le carte e la divinazione... in effetti, proprio quest'opera, ha molto a che fare con le carte se pensiamo che nel terzo atto Carmen, che è una zingara, interroga le carte per sapere quale sarà il suo futuro.

Non che il responso le sia favorevole poiché le predirà la morte in breve tempo, ma è quanto meno sorprendente che la cartomanzia venga inserita in un'opera e, soprattutto, che il responso delle carte venga confermato dallo svolgersi della vicenda.

Non è comunque per questo che ho riportato la traduzione dell'hebanera che è uno dei pezzi più conosciuti di "Carmen".

La descrizione che Carmen fa dell'amore, assimilandolo ad un uccello ribelle che va e viene come più gli piace, è assolutamente precisa e calza a pennello con ciò che possiamo trovare nella realtà di tutti i giorni.

Infatti, molto spesso, capita che l'amore non sia corrisposto, che i tempi non coincidano o che gli aspetti caratteriali negativi lavorino affinché la coppia scoppi.

Il personaggio principale dell'opera sembra essere Carmen ma, in realtà, a mio sindacabile giudizio è Don Josè che, pur avendo una fidanzata storica, Micaela, si lascia irretire da Carmen innamorandosene perdutamente.

Micaela è la classica brava ragazza, tutta 'casa e chiesa', che mentre Josè è lontano si prende cura della suocera.

Carmen è l'altra faccia della medaglia, è la libertà, la passione, la voluttà, l'amore che quando pensi di avere in pugno ti sfugge infliggendoti la pena di una rincorsa perpetua.

Josè ama Carmen totalmente e per questo suo amore rinuncia a tutto: affetti, fidanzata,carriera; lascia tutto e la segue in quello che diverrà il prologo alla tragedia che si compirà, beffarda, proprio per sua mano.

Carmen ama, a modo suo, Josè ma non lo ama abbastanza da non farsi travolgere dalla passione per il bel torero Escamillo.

Josè, perso tutto e abbandonato dal suo grande amore, perde la testa e, sospinto dal vento gelido del rifiuto e della troppa spavalderia arrogante di Carmen, commette l'atto più atroce che un uomo innamorato possa compiere: uccide Carmen e si consegna alle guardie.

Il dramma è servito!

L'innamorato che non riesce a lasciare andare l'amato e che, piuttosto che riprendere la sua strada da solo, decide di vendicarsi o di rimanere soffocato dalle sabbie mobili di un delirio che non da scampo.

Ma dài! - dite Voi - è solo un dramma da opera lirica!... e non sapete quanto siete in errore!

La storia di Carmen è la storia di molte donne che vengono uccise quasi ogni giorno per mano di coloro che affermano di amarle! I tantissimi casi di femminicidio che quasi giornalmente dobbiamo leggere in cronaca rendono più reale la finzione scenica dell'opera.

Viene da chiedersi cosa sia realmente quello che solitamente usiamo definire 'amore'

giovedì 26 luglio 2012

TAROCCHI AMORE RITORNI: TORNERA' DA ME?... PERCHE', SE NO, IO MUOIO...

"I dolori leggeri concedono di parlare: i grandi dolori rendono muti".                 Lucio Anneo Seneca

Tarocchi amore e ritorni: "tornerà da me? Se non torna mi sento vuota e non ho più voglia di niente". Quante volte sento queste parole! e tutte le volte una strana tristezza mi coglie impreparata perchè comprendo il grande dolore muto di chi pronuncia questa frase e nel riflettere su quanto debba essere grande l'angoscia, mi torna in mente la storia di Eco e Narciso così magistralmente narrata da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Forse non tutti conoscono la storia che cercherò di riassumere brevemente rimandando, chi fosse interessato, alla lettura dell'originale.
Come spesso accadeva, Narciso nacque da un'azione infingarda di Cefiso (una divinità fluviale) che intrappolò con le sue acque la ninfa Litiope e la fece sua. Il frutto di questa unione fu la nascita di un bimbo talmente bello da preoccupare la madre che decise di consultare un indovino per conoscere il futuro di quel figlio tanto amato e si recò da Tiresia che le predisse che Narciso avrebbe avuto vita lunga "se non avesse mai conosciuto se stesso".
Eco era una ninfa che aveva la capacità di parlare per ore senza annoiare chi l'ascoltava.
Questa sua virtù diventò una condanna il giorno in cui Giove, per coprire le sue assenze dovute alle tante 'scappatelle', ordinò ad Eco di intrattenere Giunone con le sue chiacchiere. Per un po' la cosa riuscì ma Giunone, che non era scema, capì la tresca e condannò Eco a non poter più parlare se non per ripetere l'ultima parola sentita.
Quando Eco incontrò Narciso se ne innamorò perdutamente come, per altro, capitava a tutti, uomini o donne che fossero. L'incontro tra i due fu tragicomico a causa del dialogo che non poteva essere sicuramente chiarificatore visto che Eco poteva solo ripetere l'ultima prola di Narciso.
Per farla breve, nonostante tutti i tentativi messi in atto dalla povera Eco, Narciso, troppo innamorato di sé stesso per poter amare qualcun altro, la rifiutò e scappò via da lei.
Eco lo seguì per un po' poi, lasciandosi pervadere dalla disperazione e dall'angoscia, si rinchiuse in una grotta dove deperì a tal punto che di lei rimase solo la voce che ancora oggi ripete l'ultima parola sentita. Praticamente è la rappresentazione palese di come lo struggersi d'amore possa uccidere.
Non che Narciso abbia avuto fine migliore infatti Nemesi (la dea della giustizia compensatrice), vista la fine della povera Eco, decise di punire chi, per troppo amor proprio, aveva così risolutamente e maldestramente disdegnato l'istinto d'amore.
 Fatto sta che un giorno, mentre stava passeggiando sulle rive di un lago, Narciso si curvò sull'acqua per dissetarsi e, per la prima volta, vide la sua immagine e, credendola una cosa distinta da sé, se ne innamorò perdutamente.
Passò giorni e giorni a cercare di raggiungere e trattenere a sé quell'essere tanto amato ma, ogni volta che cercava di afferrarlo, l'acqua si muoveva e l'essere amato spariva per poi tornare ad acque ferme. Alla fine comprese che quella che vedeva era la sua immagine e che non sarebbe mai riuscito ad ottenere l'amore che cercava e, preso anche lui da uno struggimento fatale, si lasciò morire.
Narra ancora la leggenda che, nel punto esatto in cui il suo corpo morì, nacque un bellissimo fiore giallo ancor oggi chiamato Narciso.
Alla fine penso si possa dire che l'Amore, per qualcun altro o per sé stessi, portato all'eccesso ed all'esasperazione, sia fonte di grossissimi guai.
Che fare, dunque, quando chi amiamo ci sfugge rifiutandoci?
Le soluzioni sono molteplici ed ognuno troverà la sua ma, di sicuro, l'unica cosa da non fare è rinunciare a sé stessi, alla propria vita, auto-annullandosi miserevolmente.

lunedì 23 luglio 2012

TAROCCHI AMORE E RITORNI: CI SEI... MA CHI SEI?

"Ciascuno vede ciò che si porta nel cuore". Johann Wolfgang Goethe



Il ritorno è un movimento molto pericoloso su una fune tesa tanto in alto che non si riesce ad intuire cosa ci sia a terra. 

Diveniamo così funamboli per raggiungere il cuore dell'altro e per cercare di scorgerci dentro cosa ci sia e cosa l'abbia spinto a tornare ma la nostra visione è offuscata dalla luce dell'amore che ci invade e ci permea in ogni infinitesima nostra parte. 

La luce del nostro amore è talmente forte da mettere in ombra tutto il resto che assume contorni sfuocati e decisamente poco identificabili. 

Vorremmo leggere nel suo cuore ma sulle righe vediamo le parole che vorremmo scorgere e non quelle che realmente ci sta scrivendo. 

Attenzione a non cadere perché, l'eventuale precipitare da tale altezza, potrebbe essere fatale non solo alla vostra incolumità ma anche, e sopratutto, alla possibilità di ritornare ad avere nuovamente accanto chi tanto avete atteso. 

Se è tornato da voi deve assolutamente avere dei buoni motivi ma se non riuscite a comprendere quali siano in realtà, scoprirete che il ritorno è inutile per cui è necessario che riusciate a smorzare un po' la vostra luce in modo che l'altro possa risplendere e voi possiate così vedere di quale colore e con quale intensità la sua luce si esprimerà. 

Non abbiate fretta e non fatevi prendere dalla paura che se ne rivada; se non è del tutto imbecille, prima o poi, cercherà di farvi capire cosa vuole veramente e solo in quel momento potrete decidere se accettare questo ritorno poichè non è scontato che dobbiate per forza riprenderlo/a accanto a voi. 

E' vero, l'avete tanto atteso ma, il tempo che è passato e le emozioni vissute, hanno sicuramente cambiato sia voi sia lui/lei. 

Un consiglio: a fronte di un ritorno non cercate parole ma cercate fatti. 

A parlare si fa in fretta ma se poi alle parole non seguono atti coerenti e ciò che è stato detto rimane vuoto, il nulla s'impadronirà di voi e la vostra luce si spegnerà inesorabilmente. 

I fatti arriveranno puntualmente quindi meglio valutarli subito piuttosto che impiegare ancora troppo tempo, troppe energie e troppe speranze prima di accettarli.

La vita è troppo breve per giocarsela nella nostalgia del passato o nello sperare che in futuro cambierà quindi meglio fermarsi al presente e se il momento che state vivendo vi dà ciò che cercate siete con la persona giusta altrimenti no. 

Avete già sofferto tanto perché condannarvi a soffrire ancora? 

martedì 17 luglio 2012

TAROCCHI AMORE E RITORNI: QUANDO TORNERA' DA ME SARA' PER AMORE?

"È duro, senza dubbio, non essere più amati quando si ama; ma niente in confronto a essere ancora amati quando non si ama più.". Georges Courteline

Domanda ai Tarocchi: Tornerà da me? E se tornerà mi amerà finalmente come desidero? Queste sono domande solite ma, per quanto numericamente molto consuete le risposte sono sempre diverse. Ma, dalla mia esperienza, posso dire che ne manca una all'elenco: ammesso che torni e che il ritorno sia dovuto al suo rendersi conto che è me che ama, io come prenderò il suo ritorno? Logica vorrebbe che, a questa domanda, si rispondesse: "certo lo prenderei bene!... in fondo è ciò che voglio perchè lo amo". Nei fatti non è poi sempre così perchè solo quando il ritorno si sarà verificato si potrà capire cosa la rottura precedente abbia provocato in chi è stato lasciato. Qualsiasi sia stato il motivo dell'allontanamento e del successivo abbandono è poi così sicuro che si riesca a perdonare e, soprattutto, a dimenticare? Capita molto più spesso di quanto si possa pensare che, dopo un ritorno, la persona che era stata lasciata pur avendo atteso magari per anni di riavere accanto a sè 'il suo amore', si renda conto che chi è tornato non è più quello di cui si sentiva innamorata e lì, come si suol dire, casca l'asino! Oppure succede che non si riesca proprio a superare il tradimento e, conseguentemente, a non aver più fiducia nell'altro; la persona lasciata, allora, si trasforma, suo malgrado, in un ispettore di polizia che non riposa mai, giorno e notte, feriali e festivi, in ogni santa ora di ogni santo giorno, cercando di controllare tutti i passi e tutti i movimenti del 'traditore' condannandosi ad una vita infame di ansia e di sospetto. Altre volte ancora, chi era stato lasciato si trasforma repentinamente in un angelo vendicatore che non perde occasione per ricordare il tradimento subito cercando di tenere sotto scacco l'altro con sensi di colpa che non sentirà mai perchè, in fondo, se si è allontanato pensava di fare bene. Potrei portarvi molti altri esempi di cosa può scatenare un ritorno ma penso sia meglio dire che prima di cercare un ritorno sarebbe meglio chiedersi se è vero l'amore che proviamo per chi ci ha lasciato e, soprattutto, se siamo pronti a dimenticare il tradimento subito per permettere al rapporto di ripartire su basi completamente nuove e, quindi, senza ricordi.

giovedì 12 luglio 2012

TAROCCHI AMORE: TI AMO TALMENTE TANTO... CHE TI AMMAZZO!

"Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini".  Joseph Conrad

Nella mia ormai lunga esperienza di Consulente Esoterica mi è capitato molto spesso di parlare con tantissime donne che, tentando di intuire i pensieri del loro partner. spiccavano voli pindarici creando evoluzioni incredibili che, nella maggior parte dei casi, mai sarebbero venute in mente ad un uomo. Quando vogliamo cercare di pensare come penserebbe il nostro compagno dovremmo ricordarci che, proprio perché uomo, ragiona in modo diverso da noi. Ma perché, mi chiedo, fare tanta fatica quando, in fondo, l'unico vero modo per sapere come la pensa è chiederglielo? L'ho presa un po' alla larga ma, per venire al punto, sono convinta che si arrivi ad uccidere a causa di falsità, omissioni e fraintendimenti. Riflettete un attimo: quand'è che dalle chiacchiere si passa alle vie di fatto?... quando si ritiene che sia inutile continuare a parlare perché l'altro, che lo voglia o no, non riesce a capire o ad accettare ciò che diciamo o, ancora peggio, quando ci rendiamo conto che l'altro proprio non vuole saperne di accordare il suo pensiero con il nostro. Però, il passare alle vie di fatto diventando violenti è anche il segno di una profonda debolezza. La debolezza fa nascere mille paure e le paure creano fantasmi che vanno a popolare il mondo reale che diventa così un inferno. In questo inferno fatto di incomprensioni, falsità, tradimenti (veri o presunti che siano) si compiono le peggiori nefandezze fino a raggiungere il limite massimo nell'uxoricidio o nel suicidio. C'è una frase  che, pronunciata di getto durante un litigio, è molto significativa: 'ti amo talmente tanto che non posso vivere senza di Te'. Se udite pronunciare questa frase non sentitevi gratificate perché pensate che chi vi sta inveendo contro vi ama talmente da non poter immaginare la sua vita senza di voi ma drizzate le antenne perché, queste parole, sono il segno inequivocabile che il vostro partner, uomo o donna che sia, si è annullato nel rapporto e non è più sicuramente la persona di cui vi siete innamorati. Se a questa viene associata anche 'o mia o di nessuno' o se intuite che freme nel resistere alla tentazione di mettervi le mani addosso, smettetela di discutere e fatelo calmare poi, dopo qualche giorno, fate le valigie perché è arrivato il momento di chiudere. Meglio allontanarsi prima che la cosa finisca in tragedia e, se non ce la fate, cercate aiuto rivolgendovi ai centri anti violenza dislocati sul territorio nazionale perché lì sapranno aiutarvi e consigliarvi al meglio.

martedì 10 luglio 2012

TAROCCHI AMORE: L'AMANTE DI MIO MARITO

'Un amante teme tutto quello che crede'. Ovidio




Tarocchi e tradimenti un'accoppiata evergreen!

Quando una donna scopre che il marito la tradisce con un'altra, magari più giovane di una ventina d'anni e con un fisico da modella, il panico è assicurato.

Sono queste le situazioni in cui la domanda ai Tarocchi è scontata: 'Dimmi, ti prego, tornerà da me?'.

L'angoscia si solidifica in un peso insostenibile e tutto il resto scompare.

E' un momento veramente difficile in cui si rischia di commettere un'infinità di errori che, anziché porre rimedio alla situazione, la incasinano ancora di più.

Sembra che, per quanto le situazioni siano diverse e le persone che ne sono protagoniste siano ognuna un mondo a sé, la vicenda si svolga secondo un copione prestabilito che vede susseguirsi periodi di disperazione, periodi di rabbia furiosa, periodi di depressione tremenda, e così via.

Se state attraversando un momento così la prima cosa da fare è non abbattersi; inutile vi distruggiate in un dolore sordo che sembra senza rimedio.

Ricordate che non c'è anima viva che vorrebbe vivere accanto ad una persona imbruttita, dentro e fuori, dal dolore. Impiegate le vostre energie a tornare padrone della vostra vita e lottate con veemenza per tornare ad avere ciò che volete.

Di solito gli uomini tradiscono per noia e, siccome sono pigri, generalmente cedono alle lusinghe di donne che già in partenza si rendono disponibili.

Tanta facilità di partenza sottintende anche un'estrema facilità di arrivo e, così, i nostri eroi, si ritrovano dopo un po' di tempo, a rimpiangere le scelte fatte e la persona che hanno lasciato. A quel punto, i meno orgogliosi, tornano a casa con le orecchie basse e gli occhioni da cocker mentre gli altri si condannano ad una vita di continui prendi e lascia.

Obietterete che c'è anche chi si innamora veramente di un'altra donna... è vero ma, a quel punto, è assolutamente inutile strapparsi le vesti e tirarsi i capelli perché se ne è davvero innamorato non tornerà certo indietro e questo è un bene in quanto se si è innamorato di un'altra è perché non ama più voi.

Se non siete ancora in questa situazione e non volete arrivarci una via c'è: dovete diventare l'amante di vostro marito!

giovedì 5 luglio 2012

TAROCCHI AMORE: ... E NON MI BASTI MAI!

"Questa è la mostruosità dell'amore, signora, 

che infinito è il volere ma limitata è la sua attuazione".    

William Shakespeare


Tarocchi amore: l'infinita volontà che non trova soddisfazione.


Quando due esseri si amano di un amore tanto profondo da toccare le corde più recondite dell'animo,  qualsiasi siano le condizioni di vita materiale, si vive costantemente con l'essere amato così, in ogni momento, vicini o lontani che si sia fisicamente, il cuore e la mente sono sempre pervasi dalla presenza dell'altro che non è più altro ma diviene parte integrante di noi. 

Egli è forse distante ma è lì, prevaricante su ogni altro pensiero; impariamo così a vivere in due posti contemporaneamente: siamo al lavoro ma siamo anche con Lui, siamo al supermercato e lo abbiamo nel carrello, siamo in macchina e sentiamo la musica che ci unisce mentalmente e così via. 

Quando poi possiamo condividere momenti di intenso coinvolgimento vorremmo fermare il tempo per non dover interrompere mai il momento che eleva il nostro spirito ad altezze che non raggiungiamo quasi mai nella vita 'normale'. 

Proprio Shakespeare ha magnificamente espresso l'impossibilità del distacco quando, in Romeo e Giulietta, descrive l'alba dopo la prima notte d'amore. I due, pur avendo potuto condividere per tutta la notte il loro amore ed essersi effettivamente amati e pur sapendo che il non salutarsi avrebbe potuto essere fonte di guai mortali per Romeo, non riuscivano a dividersi perché l'allontanarsi l'uno dall'altra era fonte di dolore straziante. 

Alfine, dovendo Lui partire necessariamente per l'esilio di Mantova a cui era stato condannato dopo l'uccisione di Mercuzio, i giovani amanti dovettero salutarsi ma quanta angoscia e quanto dolore nell'allontanarsi l'un dall'altra! Peccato che poi, da bellissima storia d'amore, la vicenda di Romeo e Giulietta sia diventata una tragedia: 

D'altro canto un finale rosa non avrebbe avuto la stessa risonanza. 

Anche ai giorni nostri, quella che interessa maggiormente è la storia che finisce male forse perché, in percentuale, le storie che finiscono bene sono veramente poche!... allora ci compiaciamo maggiormente nell'immergerci in storie che diventano strazianti ed in cui possiamo ritrovare tutto il dolore che anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo dovuto sopportare. 

Eppure esistono storie in cui il finale è stupendamente rosa; esistono storie d'amore che resistono decenni superando gli ardui ostacoli che la vita pone dinanzi senza mai cadere nell'abitudine o, ancor peggio, nell'egoismo del non voler rimanere soli. 

Se avete un compagno o una compagna da decenni e vi sentite trasalire quando lo/la rivedete, se in ogni momento della vostra giornata il vostro pensiero è con Lui/Lei, se quando fate l'amore non vorreste mai finisse, se vi perdete nel suo sguardo sentendovi in paradiso, se non vi aspettate nulla ma vi dà più di quello che vorreste e se vi viene spesso da pensare che non vi basta mai allora sappiate che ciò che provate è vero amore.

Se così non fosse, non arrendetevi; magari il vostro amore è solo rimasto sotto il peso delle tante incombenze quotidiane, dell'abitudine, del dare per scontato l'altro ma c'è sempre modo di ravvivare il fuoco dell'amore e, se non sapete come fare, chiedete aiuto ai Tarocchi di Sophia Egizia e troverete insieme le soluzioni.