"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

mercoledì 25 aprile 2012

LIBERAZIONE E LIBERTA'

"La liberazione non è la libertà; si esce dal carcere, ma non dalla condanna".
                                                                 Victor Hugo

Possiamo essere liberati da un nemico invasore ma non potremo mai essere liberati da noi stessi. Nessuno, per quanta forza e dedizione impieghi, potrà mai riuscire a cancellare il dolore dalla nostra anima poichè solo noi abbiamo il potere di cambiare noi stessi. Liberarci da catene esterne è un gran passo avanti ma non è sufficente a ritrovare quella pace interna cui tutti aspirariamo. La liberazione da un nemico invasore ci rende liberi ma liberi per cosa? Essere liberati vuol dire prendere le redini della nazione e poter finalmente autodeterminarsi ma questo non è certamente un lavoro facile. Si conta sulle menti più eccelse per trovare regole che permettano a tutti di vivere in una società che garantisca a tutti una vita dignitosa. Ma l'intelligenza non basta a raggiungere il fine poichè, per avere un buon risultato, occorre che le siano compagne altre grandi qualità ed il tutto deve poggiare su basi morali e su ideali superiori a quelli dell'uomo comune. Valori come onestà, equità, responsabilità, laboriosità, altruismo, onore non si inventano dall'oggi al domani ma devono essere profondamente radicati in chi si assume l'onere e l'onore di reggere una nazione. Ma come possono essere radicati in chi ci governa se noi stessi non ne siamo dotati? In uno stato libero, chi governa lo fa su mandato del popolo e se questo popolo non ha valori reali radicati in se, esprimerà un governo senza valori e senza dignità in cui ognuno porterà acqua al proprio mulino infischiandosene allegramente dei danni arrecati. Così la tanto decantata 'democrazia' diviene solo una culla di nefandezze egoistiche e meschine. Come già disse il Grande Redentore: "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Chi tra noi può affermare in tutta sincerità di non essersi mai venduto per trenta denari? Se iniziassimo a cambiare noi stessi riusciremmo certamente a far cambiare il mondo intorno a noi quindi, la prossima volta che ci viene di imprecare contro i corrotti facciamo mente locale su tutte le volte in cui, magari spinti dalla necessità, ci siamo abbassati sotto il livello minimo di dignità ed abbiamo accettato compromessi che urlavano forte il nostro dissenso interiore. Ricordiamo che, come dice H. D. Lacordaire: "Dovunque l'uomo voglia vendersi trova degli acquirenti".

mercoledì 11 aprile 2012

TAROCCHI PER EVOLVERE

"Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza".     William Hazlitt




Forse, leggendo questa frase, penserete che questo Sig. Hazlitt sia un giornalista inglese che parla della situazione attuale delle istituzioni italiane dopo aver saputo delle tante nefandezze scoperte ebbene, in parte, avete ragione.

Il Sig. Hazlitt è un giornalista inglese che, però, è nato nel 1778 ed è morto nel 1830! Evidentemente i problemi in cui ci dibattiamo ora sono, a grandi linee, molto simili a quelli di tutti i tempi.

Quelle che definiamo 'istituzioni' sono degli enti, delle organizzazioni che sono state pensate e, appunto, istituite, per dare un ordinamento al fare in favore della colletività. Come si evince dalla citazione riportata il problema della corruzione delle istituzioni non è solo italiano e non è solo di quest'epoca.

Ora noi ci troviamo a vivere in un mondo in cui ci sentiamo schiacciati non tanto dalla corruzione e dal mal governo quanto dall'impossibilità oggettiva di porvi rimedio; guardiamo la televisione, ci aggiorniamo su internet, leggiamo i giornali ma, alla fine, ognuno di noi ha solo una domanda in testa: cosa ci posso fare io che non valgo niente per loro?

Ci sembra di essere il famoso topolino che deve scalare la montagna e ci ritroviamo inermi di fronte a ciò che pensiamo di non poter cambiare ma è proprio così? Assolutamente no! 

Ognuno di noi ha in se stesso il potere di far cambiare le cose una volta trovata la via giusta. 

Esistono percorsi che aiutano a trovare la via ed uno di questi è il percorso indicato dai 22 arcani maggiori dei Tarocchi. 

No, non sono impazzita e ve lo dimostro: la corruzione esiste perché esistono persone corruttibili che, volenti o nolenti, fanno parte delle istituzioni corrompendole. Seguendo la via iniziatica dei Tarocchi si imparano un sacco di cose e, tra queste, l'onestà, il senso di giustizia, la fratellanza, l'incorruttibilità, la capacità di rimanere fedeli ai propri principi e molto altro. 

Le istituzioni sono fatte da uomini ed hanno più potere perché sono la somma dell'arrivismo, della negligenza, della corruttibilità, della disonestà dei suoi componenti che, però, rimangono protetti dall'istituzione stessa e quindi, il più delle volte, impuniti. 

L'unico modo che abbiamo per opporci al dilagare di comportamenti che non ci piacciono è crescere ed evolvere dal punto di vista spirituale innescando in noi una reazione a catena che ci rende incapaci di assoggettarci a meschinità e nefandezze che, ultimamente, vengono spacciate come espressione di intelligenza e furbizia. 

A mano a mano che il genere umano crescerà, sempre un maggior numero di persone si imporrà di riportare anche a livello di società i principi cardine della propria esistenza individuale. Non posso affermare che sono contrario alla corruzione se poi mi lascio corrompere anche solo per 1 centesimo di Euro. 

L'unico modo reale per far crescere la nostra società consiste nel crescere noi e, come la goccia d'acqua pulita va ad ingrossare la portata del fiume pulito, così ognuno di noi vivendo in modo 'pulito' andrà a costituire una società 'pulita' in cui i furbetti ed i malati di potere non avranno possibilità di colpo ferire. 

Se non vi convince l'idea di crescere seguendo la via iniziatica dei tarocchi valutate almeno le parole del nostro sommo poeta Dante Alighieri quando scrisse: 

"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".

mercoledì 4 aprile 2012

Tarocchi e Pasqua: abbinamento impossibile?

"Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo".                                                                                      Giordano Bruno

Tarocchi quindi cartomanzia mentre la Pasqua è una ricorrenza Cristiana e, di primo acchito, potrebbe sembrare che le due cose siano antitetiche ma è poi proprio così? Come già abbiamo visto la cartomanzia deve essere intesa non come strumento per sapere con certezza cosa accadrà ma come utile aiuto per fare il punto della propria situazione per poter, tramite il libero arbitrio, operare scelte appropriate per il raggiungimento della meta che ci siamo prefissati in modo da garantirci un futuro il più sereno possibile. La Pasqua è una ricorrenza di origine ebraica in uso per celebrare la liberazione del popolo Ebreo dal giogo egiziano grazie alla guida di Mosè e nella Pasqua Ebraica si verificò la Pasqua Cristiana in cui si celebra la resurrezione di Gesù quindi, la liberazione dalla morte fisica per la ricongiunzione con il Padre nel mondo dei cieli dimostrando la possibilità per tutti i cristiani di rinascere a nuova vita dopo la morte fisica. Sono troppo ignorante per addentrarmi in profondi discorsi religiosi ma vorrei rimarcare come la Pasqua sia comunque un segno di liberazione e di rinascita e vorrei anche segnalare come questa festività, pur non avendo un giorno fisso in cui essere celebrata, cada sempre in primavera che è la stagione in cui tutto si rinnova dopo il torpore e la presunta morte invernale ed è, anche, il periodo in cui dal buio si torna alla luce grazie all'accrescersi delle ore di chiaro. A parte la ricorrenza religiosa che ognuno onorerà in base al suo sentire ed alla Fede che professa, perchè non approfittare di questo momento per rinnovare la nostra volontà di uscire da situazioni che ci imprigionano in una vita che non ci appaga liberandoci da dolorose catene e rinascendo ad una vita più consona ai nostri valori interni ed alle nostre aspettative? A volte, per riprendere il volo, basta guardare in alto. Potremmo anche essere costretti da varie necessità a continuare la strada intrapresa ma, alzando il punto di vista e guardando le cose con sguardo più spirituale, potremmo sentirci liberi anche se ancora incatenati e le catene, pur essendoci ancora, non ci farebbero così male. Seguire l'esempio dei Grandi non è mai tempo perso. Se stiamo vivendo i nostri giorni con sofferenza perchè non decidere proprio a Pasqua di fare il punto della situazione, cambiare visuale, fare scelte appropriate ripulendo la nostra vita da tutto ciò che l'appesantisce e la rende così dolorosa? L'indicazione dei Tarocchi può esserci molto utile in questo lavoro di introspezione propedeutico alla ripartenza. Potremmo farlo in ogni giorno dell'anno ma, forse, quest'aria di festa e di celebrazione che ci ricarica di nuova energia può aiutarci molto.