"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei."

Oracolo di Delfi

venerdì 22 luglio 2011

TAROCCHI: IL POTERE DI SCEGLIERE

"IL BENE ED IL MALE NON SONO UNA QUALITA' DELLE COSE,

     MA RISIEDONO NELLO SPIRITO DI CHI NE FA USO".


Non so' chi abbia scritto o detto la frase sopra riportata ma sicuramente doveva essere un gran saggio!

Tutto ciò che esiste è in duplice sembianza non tanto come le due facce di una moneta quanto, piuttosto, come qualità intrinseca che si può esprimere e così, come ci sono il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il chiaro e lo scuro, ecc ci sono anche il bene ed il male.

Queste coppie di opposti non sono antagonisti l'uno all'altro ma sono espressioni della stessa unità.

Il bene ed il male risiedono in noi e danno vita ad una continua lotta che può essere limitata solo grazie all'avere radicati in noi profondi e tenaci principi etici e morali grazie ai quali possiamo scegliere costantemente di aderire a ciò che riteniamo essere bene.

Tutti noi abbiamo sempre il potere di scegliere per noi stessi anche quando ci sembra di avere le spalle al muro.

Tante volte mi sento dire che non è vero, che la sofferenza che si prova è dovuta ad altri, che non c'è possibilità di scelta se la cosa non dipende da te.

Eppure, anche in questo caso, possiamo scegliere.

Un esempio per tutti: la persona con cui vivo e a cui ho dedicato la mia vita, il mio tempo, le mie speranze future, un bel giorno arriva e, bello come il sole e con l'aria più candida possibile mi dice:

"Cara, devo dirti una cosa importante: mi sono reso conto di non amarti più e l'ho compreso nel preciso momento in cui mi sono innamorato di un'altra. Cosa ci posso fare?'.

E se non ci può fare niente lui, figuratevi io!

Ecco che, a fronte di una situazione così, mi si apre una scelta:

posso accettare la situazione per com'è e, dopo il primo periodo di assestamento interno digli che mi sta bene e che non voglio stare con una persona che non mi ama più lasciandolo libero e liberando anche me

oppure posso cercare di fargli cambiare idea a tutti i costi mettendomi in guerra con lui e con l'altra ma devo sapere che sto iniziando una disputa impari come quella tra Golia e Sansone.

Come può uno che non mi ama più tornare ad amarmi solo perché gli rendo la vita impossibile col tentativo di legarlo a me a tutti i costi?

Magari se riesco ad andarmene tranquillamente dalla sua vita riesco a fargli sentire la mia mancanza o, magari, senza doversi difendere dai miei attacchi la nuova coppia non ha più motivo di alleanza e... scoppia.

È lampante che ogni situazione è diversa dall'altra ma un buon consulto di cartomanzia può indicare la via giusta da prendere e la vostra consulente esoterica potrà accompagnarvi nel percorso per tornare ad essere sereni. 

venerdì 15 luglio 2011

siamo veramente così impotenti?

"Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere."
Lucio Anneo Seneca

Nella mia professione capita spesso di rapportarsi con persone che si sentono con le spalle al muro e credono fermamente di essere impotenti di fronte a situazioni volute da altri. Questo senso di impotenza capita in varie situazioni della vita ordinaria ma, la situazione in cui diventa veramente spropositato è quella che rientra nei rapporti d'amore. In questi rapporti, soprattutto se non vanno come vorremmo, ci ritroviamo a sentirci inermi di fronte agli atteggiamenti ed alle decisioni del partner e questo perchè continuiamo a sentirci dipendenti dai suoi umori dimenticando, il più delle volte, che il partner non è padrone della nostra vita. Vorremmo che il nostro rapporto fosse perfetto e questo è giusto ma non vogliamo accettare di vedere in modo oggettivo ciò che sta' proprio di fronte al nostro naso e cioè che, se il nostro rapporto è in crisi, ci devono essere dei motivi di fondo ma temiamo di conoscerli perchè, a volte, dovremmo riconoscere che la persona che abbiamo davanti non è quella che pensiamo che sia e che, forse, dovremmo allontanarci. Quante volte mi sono sentita dire: "si, è come dici, ma io non posso vivere senza di lui(o di lei)!" Ed ecco qui il vero problema che crea la sensazione di impotenza: so che dovrei fare qualcosa ma ho talmente paura di perderlo che non mi muovo perchè non voglio vivere senza di lui... proprio non posso! La convinzione di non poter vivere senza qualcuno ci fa accettare situazioni e momenti del tutto inaccettabili e questa tacita accettazione permette all'altro di continuare imperterrito a fare le sue scelte sicuro che tanto noi ci saremo sempre e sopporteremo tutto. E' colpa sua? certo che no. Siamo noi che nella nostra presunta impotenza diamo a lui la possibilità di farci sentire impotenti. Siamo noi che incapaci di gestire la nostra vita ne affidiamo a lui la gestione rinunciando al nostro potere personale. Ho una domanda per voi: com'è possibile che non possiate vivere senza di lui visto che prima di conoscerlo siete sempre vissuti egregiamente? 

domenica 10 luglio 2011

IL FUTURO E' GIA' QUI!

Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.

Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, 2006




Fin dalla notte dei tempi l'uomo ha cercato di scoprire in anticipo cos'avesse in serbo per lui il futuro.

La domanda è: perché vogliamo sapere cosa accadrà? 

Molto probabilmente la risposta è estremamente facile: vogliamo conoscere il futuro perché temiamo ciò che potrebbe portarci. 

Seguendo questo ragionamento ci troviamo costretti a prendere atto che la maggior parte delle persone pensa di non poter nulla contro gli strali di un destino che dispensa gioie e dolori a suo piacimento senza tener minimamente conto della nostra volontà. 

Eppure, in questo destino così cieco e stordito, c'è qualcosa che non torna: perché il destino dovrebbe accanirsi tanto contro qualcuno senza colpa o gratificare con doni importanti qualcuno che non ha meriti? 

È il destino che oltre ad essere folle è anche cieco o siamo noi che non riusciamo a comprendere? 

Parlando con le persone che hanno già vissuto parecchi decenni capita spesso che, nel raccontare gli episodi della loro vita, riescano a concatenare gli accadimenti vissuti dando un senso logico a fatti, persone, avvenimenti che anni prima sembravano completamente sganciati uno dall'altro.

Forse, dall'alto dell'esperienza raggiunta, ora riescono a comprendere un disegno che in gioventù vedevano solo in parte; ora ricostruiscono il puzzle della loro passata esistenza mettendo al giusto posto i vari tasselli. 

Così, parlando con loro, ci rendiamo conto che, seppure esistono avvenimenti inevitabili per cui non abbiamo responsabilità e possibilità di scelta, ne esistono moltissimi altri in cui noi stessi siamo artefici del nostro destino in base alle scelte che facciamo. 

Se ipotizziamo la vita come un percorso, allora sappiamo che, di tanto in tanto, saremo messi di fronte ad un bivio e che lì, in quel preciso momento, dovremo prendere la svolta giusta se non vogliamo poi trovarci fuori strada. 

A volte, giunti sul crocicchio di strade, la confusione mentale la fa da padrona e non riusciamo a mettere d'accordo cuore, mente e spirito sulla scelta giusta da compiere per garantirci un domani sereno ed è proprio questo il momento in cui dobbiamo fermarci un'attimo a fare il punto della situazione per poi ripartire nella giusta direzione. 

Se fossimo in viaggio ci fermeremmo e tireremmo fuori la cartina topografica e nel viaggio della vita? 

Quando c'è buio si accende la luce e quando c'è un dubbio si chiede a chi ne sa' di più e allora perché non chiedere aiuto all'infinito? 

Un metodo di divinazione come, ad esempio, un buon consulto di cartomanzia con i Tarocchi, è appunto l'aiuto che cerchiamo perché, grazie a simboli arcaici e sincronici ed accedendo ad un sapere intuitivo, ci indica la strada... a noi, poi, operare le giuste scelte oggi per garantirci un roseo futuro.

giovedì 7 luglio 2011

SE NON ORA QUANDO?

"Se non sono io per me, chi sarà per me?
E quand’anche io pensi a me, che cosa sono io?
E se non ora, quando?"
Hillel, Pirkei Avot, Massime dei Padri, Talmud, I sec.

La manifestazione indetta dal comitato delle Donne per Siena è alle porte e mi piacerebbe che fosse veramente imponente. La partecipazione attiva e gioiosa del 13 febbraio u.s. è stata una grande prova di maturità in cui, in modo pacifico e assolutamente trasversale, le donne sono scese in piazza per riaffermare il loro diritto a vivere una vita dignitosa fatta di rapporti onesti, rispettosi e paritari. Molti uomini erano in piazza al fianco delle loro compagne e, questo, la dice lunga su quanto, nonostante tutto, la civiltà stia progredendo. Uomini intelligenti che non fissano il loro rapporto su basi di forza ma su rispetto e collaborazione; sono proprio questi rapporti armoniosi ed equilibrati che danno l'opportunità di esprimere al meglio le prerogative di genere, senza strumentalizzazioni e senza violenza. Se è la goccia che fa il mare allora dobbiamo fare in modo che un numero sempre maggiore di persone opti per una vita armoniosa nel pieno rispetto delle differenze di genere ma anche di razza, credo religioso, ecc. E' giunto il momento perché: 'se non ora, quando?'

martedì 5 luglio 2011

Presentazione del libro di Sophia Egizia

Sabato 18 giugno 2011 è stato presentato a Cuorgnè presso la libreria "Colibri" , il libro di Sophia Egizia "Senza una nuova alba".

Un testo positivo riassunto nella frase riportata sulla copertina del libro "Come la vita ti offre nuovi inizi quando pensi che tutto sia finito".